Spionaggio per la Russia, il pm militare chiede l’ergastolo per Biot

Era stato arrestato due anni fa per aver passato documenti segreti a un funzionario russo
Ergastolo. Questa la richiesta della procura Militare per il capitano di fregata Walter Biot, imputato davanti al tribunale Militare di Roma con le accuse di rivelazione di segreti militari a scopo di spionaggio, procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio, esecuzione di fotografie a scopo di spionaggio, procacciamento e rivelazione di notizie di carattere riservato e comunicazioni all'estero di notizie non segrete né riservate. «C'era massima fiducia in Biot e per questo poteva muoversi in libertà ed è riuscito a fotografare quei documenti segreti», ha spiegato l'accusa nel corso della requisitoria. «Biot ha fatto commercio di documenti segreti e tale attività dell'imputato non è di oggi, risale all'inizio di marzo quando ancora non erano iniziate le indagini», ricordano i pm militari. «Credo che sia stata raggiunta la prova della responsabilità di Biot per tutti i reati contestati e non possono essere date attenuanti generiche», sostengono infine i magistrati della procura militare che hanno chiesto l'ergastolo con aggravamento: sei mesi di isolamento diurno. Biot, difeso dall’avvocato Roberto De Vita, era stato arrestato alla fine di marzo del 2021 dai carabinieri del Ros per aver passato documenti segreti a un funzionario russo in cambio di 5 mila euro. Nel corso dell'udienza l'avvocatura dello Stato, che rappresenta la presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministro della Difesa, costituite parti civili, aveva richiesto al tribunale di procedere a porte chiuse, visto il carattere riservato dei documenti e delle circostanze oggetto del procedimento. Richiesta a cui si è associata la procura militare. L'istanza è stata però respinta.
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