La biturgense Maria Gloria Roselli curatrice del libro su un manoscritto di Fosco Maraini
"Le pietre di Gerusalemme": e la figlia Dacia Maraini ha riscoperto le parole del padre
C'è la mano di una professionista di Sansepolcro, la dottoressa Maria Gloria Roselli (nella foto), nel libro "Le pietre di Gerusalemme", nel quale la nota scrittrice, poetessa e saggista Dacia Maraini ha riscoperto le parole pronunciate dal padre, Fosco, antropologo, fotografo, poeta e scrittore morto nel 2004, riemerse nel manoscritto conservato nell’archivio del Gabinetto Vieusseux di Firenze e pubblicate per la prima volta in Italia dal Mulino. La dottoressa Roselli è infatti la curatrice del volume, la cui prefazione è del professor Franco Cardini. "Che cosa è un sasso rispetto a un uomo? Solo un frammento di sabbia rappresa, di calcare compatto; ma che cosa è un uomo rispetto alla pietra? Una favola che passa come nube all’alba". Parole a lungo dimenticate, quelle che aveva scritto Fosco Maraini, riportate alla luce in questo libro. Maria Gloria Roselli, biturgense che vive e lavora da oramai più di 30 anni a Firenze, è curatrice al Museo di Antropologia-Sma dell'Università degli Studi del capoluogo toscano.
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