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Monica Bellucci: "Ora che non sono più giovane è bello vedere le figlie che spiccano il volo"
"Amo molto il mio lavoro, la passione è la cosa più importante, ti dà forza di vivere"
Dà l’idea di una donna compiuta e appagata la Monica Bellucci che si è presentata come ospite di Mara Venier a Domenica in. "Mi sento bene come donna, sono una mamma felice, se i figli stanno bene tu sei felice. Le mie ragazze hanno 18 (Deva Cassel ndr) e 12 e mezzo (Leonie), sono carine e dolci, è bello avere i figli e siccome sono una donna che ama le donne ho con loro una bellissima relazione", ha confidato alla conduttrice in una versione bellissima e materna. L'attrice è Altea di Vallenberg, duchessa perdutamente innamora dell'ispettore Ginko in Diabolik: Ginko all'attacco dei fratelli Manetti, in sala dal 17 novembre con 01 (Ginko è Valerio Mastandrea, anche lui ospite della domenica di Rai1).
L’ex ragazza di provincia
Ha parlato delle sue radici messe a Parigi, dell'ex marito Vincent Cassel "padre molto presente" ma anche del grande legame con l'Italia e la natia Umbria di San Giustino (Perugia). "Le ragazze adorano l'Italia, torniamo appena possibile, ho una grande famiglia con i miei genitori, i cugini, gli zii. La provincia mi ha protetta quando ero giovane, poi ti viene voglia di girare il mondo, voglia di scoprire cosa c'era fuori e così con la moda è cominciato tutto", ha proseguito Bellucci in look total black e tacchi altissimi.
Fra moda e il cinema
"Amo molto il mio lavoro, la passione è la cosa più importante, ti dà forza di vivere, ti fa mettere amore in quello che facciamo. Ora non sono giovane per niente ed è bello vedere i figli che spiccano il volo. Gli impegni con la moda per Deva sono nati per caso durante un servizio fotografico a me e quando la fa è un lavoro che le piace. Ora - ha detto - ha fatto anche la prima esperienza con il cinema".
Il passaggio di testimone con la figlia Deva
Deva Cassel è infatti coprotagonista con Yile Yara Vianello del film La bella estate, trasposizione cinematografica del romanzo di Cesare Pavese diretto dalla regista italiana Laura Luchetti, una produzione Kino Produzioni, 9.99 Films con Rai Cinema, ambientato nella Torino del 1938, ritratto una ragazza di campagna di sedici anni che si perde in una città che è minaccia e seduzione. "Deva e Leonie, che ho avuto a 39 e a 45 anni e la cui nascita è stato il momento più bello della vita, arrivate come un regalo meraviglioso, hanno tutte e due amore per quello che è artistico, una sensibilità artistica molto forte e questo mi piace moltissimo", ha concluso.
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