Pupo: "Quando trovai mamma a letto col postino"

"Non lo sopportavo, volevo cancellarlo". E ci riuscì, almeno per una settimana, nel 1992 al Festival di Sanremo. Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, ha sempre avuto un rapporto burrascoso con il suo nome d'arte, tanto da tentare di liberarsene, almeno per un breve periodo. Ma il destino aveva altri piani: il pubblico lo conosceva e lo amava come Pupo, e il tentativo di cambiare pelle si rivelò un boomerang. "Vidi gli sguardi perplessi in prima fila", racconta al Corriere della Sera, "sentii distintamente: 'Ma chi diavolo è Enzo Ghinazzi?'". Una lezione imparata a caro prezzo, che lo ha portato a fare i conti con la sua identità artistica e ad accettare il suo nome d'arte come parte integrante di sé.

Un uomo da 130 milioni bruciati in 3 secondi

La vita di Pupo è stata costellata di successi, ma anche di eccessi e cadute. Tra le più clamorose, quella al casinò di Saint Vincent nel 1983, dove bruciò 130 milioni di lire in 3 secondi al gioco. Un episodio che ha segnato la sua vita, ma che non l'ha abbattuto. "Ho perso tanto", ammette, "ma ho anche guadagnato tanto. Solo di cene per gli amici ho speso 3 milioni di euro".

La mamma a letto col postino

A 12 anni Pupo scoprì la madre a letto con un altro uomo: "All’inizio ci rimasi male La colpa di come sono sentimentalmente è sua. Tradì papà con un paio di uomini, non di più. Da grande ho capito, perdonato. Lui era il postino del paese, giocava d’azzardo e faceva mancare i soldi alla famiglia, non era facile stargli accanto». Lo raccontò a suo padre e i suoi genitori si lasciarono. "Successe un casino, però non si sono mai lasciati. Le cose brutte non so tenerle dentro. Anche a dei miei amici ho riferito di aver visto le loro mogli con altri. Non posso tacere, bisogna avvisare, è terribile essere ingannati così".

Donne, gioco e amicizie: un mix esplosivo

Le sue passioni? Le donne, il gioco d'azzardo e le amicizie. Di donne ne ha avute tante, e non ha mai nascosto di aver tradito. "Al 99% no, non mi scoprivano", racconta con un pizzico di orgoglio. "Riuscivo a inventare scuse assurde, con l'arroganza di chi è certo di passarla liscia". Tra i suoi amici di sempre, Gianni Morandi, con cui ha condiviso epiche partite a poker e confidenze profonde. "Mi ha insultato miliardi di volte", confessa, "ma siamo come fratelli".

Un carattere forte e un futuro da nonno 

Nonostante le difficoltà e le controversie, Pupo non si è mai piegato. "Sono totalmente insensibile alle critiche e agli elogi, ai fallimenti e ai successi", afferma con sicurezza. Un carattere inscalfibile che gli ha permesso di superare i momenti più bui e di riemergere sempre più forte. Oggi, a quasi 70 anni, Pupo si gode la vita da nonno (per la quarta volta!) e guarda al futuro con serenità. "Sto anche per diventare nonno per la quarta volta", dice con un sorriso. "Sono una persona risolta, serena, un uomo che si è rialzato mille volte".

Un ultimo desiderio? Un colpo grosso al casinò

E per concludere, un ultimo desiderio: "Un colpo grosso al casinò". Perché, come dice lui stesso, "quel che viene è tutto grasso che cola".