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Le Pen cede il testimone a Bardella, il 27enne italiano eletto presidente tra le polemiche

Per la prima volta il partito di estrema destra non è più guidato da un Le Pen

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Asoli 27 anni, Jordan Bardella si prende il Rassemblement National, erede del Front National. Per la prima volta nella sua storia, il partito di estrema destra francese non è più guidato da un membro della famiglia Le Pen - prima il fondatore Jean-Marie, poi la figlia Marine. Quest'ultima, che ha individuato e scelto il suo successore che ha sbaragliato il campo degli avversari interni, ha ora mani libere per dedicarsi all'ennesima corsa all'Eliseo nel 2027.

Il neoeletto presidente, che ha ottenuto l'85% dei voti dei 26.000 aderenti e ha battuto l'ex compagno della Le Pen, Louis Aliot, è apparso lanciatissimo dopo aver bruciato le tappe di una carriera politica cominciata dieci anni fa. Era, allora, un aderente e simpatizzante "stregato" da Marine Le Pen, che per lei andava in strada ad affiggere manifesti. Lo faceva soprattutto nel suo quartiere della banlieue più difficile di Parigi, a Drancy. Lì viveva, in condizioni non facili, la sua famiglia di origini italiane che ha ricordato nel suo primo discorso da presidente: «Noi non eravamo francesi ma per amore della Francia lo siamo diventati. La mia famiglia - ha aggiunto - era arrivata peregrinando dal nord dell'Italia negli anni Sessanta. La Repubblica francese ci ha riconosciuti come suoi figli».

Dalla povertà all'ambizione senza limiti: «Prenderemo il posto di Emmanuel Macron . Con lui la Francia è come un aereo senza pilota». I temi sui quali ha insistito sono i cardini dell'estrema destra, ordine, disciplina e soprattutto ostilità all'immigrazione: «La Francia non dev'essere l'albergo del mondo. Il popolo di Francia è costretto a subire una politica migratoria che non ha scelto».

«Bravo Jordan», ha twittato subito dopo il discorso una Marine Le Pen sorridente, che ha ascoltato seduta sul palco a pochi metri dal giovane delfino. Il quale sembra però - secondo molti analisti - voler "radicalizzare" il partito andando verso posizioni simili a quelle del polemista Eric Zemmour e isolando il "lepenismo sociale".

Fra i più scontenti, uno degli uomini più vicini a Le Pen, Steeve Briois, il sindaco di Hénin-Beaumont fatto fuori dagli organismi di governo del partito, che ha parlato di «purghe e di idee rachitiche». Ma non è l'unica polemica di queste ore in casa dell'Rn, alle prese con gli echi della polemica per l'espulsione per quindici giorni dal parlamento del deputato Grégoire de Fournas. De Fournas aveva gridato al collega di sinistra Carlos Martens Bilongo, che stava parlando di soccorso agli immigrati, «che se ne torni in Africa!». Fedele al suo piglio deciso e poco incline al compromesso, Bardella nel suo primo discorso ha denunciato una «caccia all'uomo contro un deputato» da parte di «professionisti dell'indignazione selettiva». 

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
05/11/2022 20:51:35


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