Formula 1: è morto Mauro Forghieri, storico direttore tecnico della Ferrari

Progettò la Ferrari 312 di Niki Lauda. Con la Rossa vinse 7 titoli mondiali
Era stato progettista, direttore tecnico e stretto collaboratore di Enzo Ferrari. L’ingegnere Mauro Forghieri, il papà delle Rosse nell’epoca d’oro di Niki Lauda, è morto a Modena a 87 anni. Tra il 1962 e il 1984 vinse sette titoli mondiali.
Laureato a Bologna nel 1959, viene assunto in Ferrari dove il padre Reclus lavorava come meccanico motorista, assieme a un altro giovane tecnico che poi farà strada nelle corse, Giampaolo Dallara. Forghieri è affidato allo sviluppo dei motori e nel ‘61 diviene responsabile del reparto tecnico delle vetture da corsa, in particolare quelle della Formula 1. I successi arrivano in fretta: primo Gran premio vinto in Germania nel ‘63, primo titolo mondiale l’anno successivo con John Surtees, unico campione del Motomondiale ad aggiudicarsi il titolo iridato anche in F1.
Oltre che per i successi, Forghieri lascia il segno per le sue innovazioni: Nel Gran premio del Belgio 1968, introduce i primi alettoni in una monoposto di Formula 1, destinati in breve tempo a scatenare una rivoluzione. Ed è lui per primo nel ‘79 a progettare il cambio al volante, inizialmente bocciato da Gilles Villeneuve e poi adottato dieci anni dopo da John Barnard.
Negli Anni 70 progetta la fortunata serie 312, in particolare le versioni T, T2 e T4, in cui la lettera T indica il cambio trasversale, con un motore 12 cilindri piatto: tra il 1975 e il ‘79 vince quattro titoli dei costruttori e tre dei piloti con Lauda (nel ‘75 e ‘77) e Scheckter (’79).
Nel decennio successivo introduce i motori turbo con i quali arrivano i Mondiali costruttori nel 1982, la stagione della morte di Villeneuve e del grave incidente a Pironi, e nel 1983. La sua carriera in Formula 1 a Maranello si chiude l’anno successivo con un bilancio di 54 Gran premi, 4 titoli piloti e 7 titoli costruttori.
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