Chi sceglierà il nuovo Papa: schede e caratteristiche dei cardinali favoriti e i possibili outsider

Con 135 cardinali elettori da tutto il mondo, il Conclave 2025 riflette una Chiesa globale
In una combo, prima fila da sx: Pietro Parolin, Matteo Zuppi, Pierbattista Pizzaballa. Seconda fila da sx: Fridolin Ambongo Besungu, Willem Jacobus Eijk, Jean-Marc Aveline. Terza fila da sx: Peter Erdo, Luis Antonio Tagle, Leonardo Ulrich Steiner
Ascolta questo articolo ora...Chi sceglierà il nuovo Papa: cardinali, favoriti e sorprese del Conclave
Con la morte di Papa Francesco il 21 aprile 2025, si è aperto ufficialmente il periodo di sede vacante, in attesa del prossimo Conclave previsto tra il 6 e l’11 maggio. I cardinali con meno di 80 anni avranno diritto di voto: sono 135 in totale, anche se il cardinale spagnolo Carlos Osoro Sierra rischia l’esclusione per raggiunti limiti d’età, visto che compirà 80 anni il 16 maggio. Si tratta di una cifra superiore alla soglia massima di 120 fissata dalle costituzioni apostoliche Romano Pontifici Eligendo (Paolo VI) e Universi Dominici Gregis (Giovanni Paolo II), superata più volte dagli stessi Pontefici. Il dato più rilevante è che ben 107 dei 135 elettori sono stati nominati proprio da Francesco, il quale ha così profondamente plasmato la geografia e l’anima del Collegio cardinalizio, riducendo la storica predominanza europea e italiana.
I favoriti alla successione: da Parolin a Zuppi
Tra i candidati più accreditati ci sono nomi noti e figure emergenti. In prima fila Pietro Parolin, 70 anni, attuale Segretario di Stato: “un diplomatico di lungo corso, considerato un punto di continuità ma non esente da critiche per l'accordo con la Cina e alcune operazioni finanziarie”. Subito dopo c'è Matteo Zuppi, 69 anni, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, sostenuto da ambienti progressisti e apprezzato per la sua azione diplomatica anche nella crisi ucraina.
Tra i più giovani spicca Pierbattista Pizzaballa, 59 anni, patriarca latino di Gerusalemme, noto per la sua esperienza nei territori mediorientali e per l’impegno sul fronte umanitario. In rappresentanza del Sud del mondo ci sono invece figure di spicco come Fridolin Ambongo, 64 anni, dalla Repubblica Democratica del Congo, e Luis Antonio Tagle, 67 anni, delle Filippine, anche se quest’ultimo sembra aver perso parte della sua influenza.
Cardinali da ogni continente: un Conclave senza confini
Il Collegio cardinalizio che si appresta a eleggere il prossimo Pontefice è il più variegato della storia moderna della Chiesa. 59 cardinali arrivano dall’Europa, di cui 19 dall’Italia. Seguono 37 cardinali dalle Americhe, con 16 dal Nord, 4 dall’America centrale e 17 dal Sud America. L’Asia conta 20 elettori, l’Africa 16 e l’Oceania 3. Un vero mosaico di culture, sensibilità teologiche, priorità sociali.
Una composizione che riflette “la volontà di Papa Francesco di spostare il baricentro della Chiesa verso le periferie”, sia geografiche che esistenziali. La sua azione ha creato una nuova mappa ecclesiale, meno eurocentrica, attenta alle sfide delle disuguaglianze globali, della povertà e della crisi climatica.
Un Collegio eterogeneo e non sempre allineato
Nonostante la maggioranza dei cardinali sia stata creata da Francesco, il gruppo degli elettori è tutt’altro che uniforme. “Tra i porporati nominati dal Papa ci sono anche suoi critici, come il tedesco Gerhard Ludwig Müller”, ex prefetto della Dottrina della fede, noto per le sue posizioni conservatrici. E non mancano divergenze anche tra i cardinali africani, che in molti casi mantengono visioni tradizionaliste, soprattutto su temi etici e sociali.
Questa eterogeneità interna potrebbe riservare colpi di scena, come è già accaduto in altri conclavi. Non è quindi scontato che il successore di Bergoglio ne segua l’agenda riformista.
In questo quadro complesso, le congregazioni generali che precedono il voto saranno decisive per orientare il consenso verso un candidato capace di tenere insieme anime diverse.
I religiosi presenti, i record di età e la “soglia di sicurezza”
Un altro elemento interessante è la presenza degli ordini religiosi: saranno 34 i cardinali appartenenti a congregazioni, tra cui 5 Salesiani, 4 Gesuiti (come Papa Francesco), 4 Francescani, 3 Francescani conventuali, 2 Domenicani, 2 Redentoristi, 2 Verbiti e un Missionario della Consolata, Giorgio Marengo.
Il più giovane dei partecipanti sarà Mykola Byčok, ucraino di 45 anni. Il più anziano il già citato Carlos Osoro Sierra, seguito dal guineano Robert Sarah, 79 anni. Quest’ultimo, fortemente conservatore, è sostenuto dai settori più tradizionalisti della Chiesa.
Il decimo Concistoro di Francesco, celebrato lo scorso dicembre con 20 nuove nomine, sembra aver rafforzato una “soglia di sicurezza” per garantire la presenza di un ampio numero di elettori riformisti.
I 10 papabili più accreditati per il Conclave 2025
Ecco una scheda sintetica con i dieci cardinali che, secondo gli osservatori vaticani e le fonti internazionali, avrebbero le maggiori probabilità di salire al Soglio di Pietro:
- Pietro Parolin – 70 anni, Segretario di Stato vaticano. È considerato il favorito della continuità, ma pesa su di lui la gestione di dossier delicati come l'accordo con la Cina.
- Matteo Maria Zuppi – 69 anni, Arcivescovo di Bologna e presidente della CEI. Figura simbolo del cattolicesimo sociale e dell’impegno diplomatico, vicino alla Comunità di Sant’Egidio.
- Luis Antonio Tagle – 67 anni, Pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Popolare in Asia, è stato a lungo il "delfino" di Bergoglio, ma ha perso peso negli ultimi anni.
- Péter Erdő – 72 anni, Arcivescovo di Esztergom-Budapest. Rappresenta l’ala più conservatrice dell’Europa centro-orientale, con grande esperienza nei Sinodi.
- Fridolin Ambongo – 65 anni, Arcivescovo di Kinshasa. È una figura centrale per l’Africa e la teologia della liberazione, molto stimato da Papa Francesco.
- Robert Francis Prevost – 69 anni, Prefetto del Dicastero per i Vescovi. Statunitense con lunga esperienza missionaria in Perù, potrebbe rompere il tabù di un Papa americano.
- Robert Sarah – 79 anni, Prefetto emerito del Culto Divino. Critico delle aperture del pontificato di Francesco, è sostenuto da ambienti tradizionalisti e conservatori.
- Pierbattista Pizzaballa – 59 anni, Patriarca latino di Gerusalemme. Vanta un forte profilo internazionale, esperienza nel dialogo interreligioso e un forte carisma personale.
- José Tolentino de Mendonça – 59 anni, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Poeta e teologo, rappresenta l’ala culturale e spirituale del pontificato.
- Mario Grech – 68 anni, Segretario generale del Sinodo dei Vescovi. Maltese, ha compiuto un percorso da posizioni tradizionali a quelle riformiste, guadagnandosi la fiducia di Francesco.
Commenta per primo.