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Mondo Politica: intervista a Paola Giannelli assessore del Comune di Citerna

Una lista civica che ha messo a disposizione del paese la capacità, il tempo e l'impegno

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Esordiente in assoluto nell’agone politico-amministrativo, quando nel maggio del 2019 è stata eletta, da due anni Paola Giannelli ricopre il ruolo di assessore a bilancio e finanze, sviluppo economico e sanità (deleghe tutt’altro che secondarie, anzi!) nella giunta comunale di Citerna, guidata dal sindaco Enea Paladino. Per lei, come per gli altri, un battesimo all’insegna del… Covid-19. Laureata in Economia e Commercio, la dottoressa Paola Giannelli svolge la professione di collaboratore amministrativo nell’unità operativa complessa “Gestioni Economiche e Finanziarie” della Usl Toscana Sud Est ad Arezzo.

Assessore Giannelli, quanto è stato difficile entrare nei meccanismi di funzionamento della macchina amministrativa?

“Sono un'amministrativa per formazione, ma entrare nei meccanismi della macchina  dell'ente locale non è stato affatto semplice e siamo solo all'inizio con mille concetti ancora di imparare, tuttavia la passione per il mio paese mi dà l'entusiasmo, seppur con qualche timore,  per affrontare le sfide che il mio assessorato presenta ogni giorno. Un bilancio comunale è molto diverso dagli altri bilanci: qui è necessario dar voce alle esigenze del territorio, nel rispetto dei vincoli di bilancio e ricordandosi sempre che i soldi che andiamo a spendere sono pubblici, cioè dei cittadini e quindi ogni spesa va sostenuta nell'ottica di massimizzazione dei benefici per la collettività. Non è stato facile, vista la crisi e il periodo di grandi cambiamenti, consapevoli della necessità di adeguarsi alle esigenze che quotidianamente sorgeranno lungo il nostro cammino”. 

Lei è titolare dell’assessorato chiave, quello al bilancio. Come ci si regola in un periodo nel quale i trasferimenti statali non sono più quelli di prima e anche la tassazione propria dei Comuni non è la stessa di qualche tempo fa?

“Consapevole dei problemi che avrei incontrato a causa della mancanza di esperienza politica, ho accettato ben volentieri un assessorato in linea con i miei studi e il lavoro che svolgo. In un periodo come quello che stiamo vivendo, un cambio di rotta nella macchina amministrativa è necessario e inevitabile - non tanto e non solo - nel bilancio comunale, ma l'esigenza di variare la visione complessiva e di prendere atto che i Comuni, così come le attività commerciali e le famiglie, da soli non ce la potranno fare. E' necessario e auspicabile un intervento concreto dello Stato e dell'Europa per proteggere i cittadini e l'economia del Paese. Le entrate del bilancio comunale non sono più quelle di un tempo; ciononostante, però, siamo riusciti a mantenere una pressione fiscale inalterata. Altro obiettivo che ci siamo posti nel corso del mandato è quello di non contrarre mutui per non far gravare sulle generazioni future ulteriori costi finanziari dovuti agli interessi passivi. Tuttavia, è nostro impegno e obiettivo il mantenimento dei servizi per i cittadini, avendo un occhio di riguardo per la scuola, che in questo periodo di chiusura ha dimostrato l'enorme importanza per i ragazzi e per le famiglie; per il decoro urbano, per la sicurezza e per le manutenzioni ordinarie e straordinarie”.

Oltre al bilancio, Lei si occupa di sanità. Come è stata gestita la pandemia in ambito locale e, per una realtà come Citerna, come funziona (o come dovrebbe funzionare) la sanità territoriale?

“E' stata data risposta immediata con una serie di misure urgenti fin dalla dichiarazione dello stato di emergenza dell'anno scorso. Sono stati adottati tutti i dpcm e le ordinanze regionali e del Ministero della Salute per determinare un contenimento degli effetti epidemiologici, tradotto in prima battuta in misure di sorveglianza sanitaria speciale. L'amministrazione di Citerna, tramite la protezione civile comunale, si è impegnata a consegnare mascherine casa per casa, a sanificare le strade e, nei momenti più difficili del primo lockdown, il sindaco ha fatto comunicazioni quotidiane alla popolazione, mantenendo elevata l'attenzione. L'emergenza ha reso necessaria una stretta collaborazione con i medici di base per il rispetto delle norme anti-Covid e per ottimizzare le prestazioni ambulatoriali e domiciliari. È stata mantenuta l'apertura dei tre studi ambulatoriali nei tre paesi e sono state mantenute anche le due segreterie che permettevano una migliore gestione del paziente; è stato favorito l'uso e lo scambio di comunicazioni tramite e-mail e social, sono state mantenute le prestazioni domiciliari con monitoraggio costante del malato in collaborazione con le Usca. In collaborazione con la Croce Bianca di San Giustino, sono stati effettuati tamponi rapidi a soggetti sospetti di contatto e - sempre in collaborazione con Pat Croce Bianca, con il Comune di San Giustino, con la protezione civile di San Giustino e con i medici di base del nostro Comune - abbiamo aderito ad una campagna di screening gratuita tramite test rapido diagnostico da pungidito. Definire come funziona la sanità territoriale in un periodo nel quale tutto cambia mi è piuttosto difficile, ma credo che anche qui, come in ogni settore, sia fondamentale la collaborazione fra la medicina territoriale e l'amministrazione comunale”.

Qual è la caratteristica principale della squadra di giunta della quale Lei fa parte?

“Ricordo che siamo una lista civica, ognuno con proprie ideologie, ma accomunati dalla volontà di mettere a disposizione del nostro paese la capacità, il tempo e l'impegno di tutta la nostra squadra per apportare un contributo fattivo alla nostra realtà. Siamo un gruppo di persone – molte, come la sottoscritta, alla prima esperienza politica - che vengono da esperienze di studio e professionali diverse ma complementari, riuscendo a diversificare il nostro apporto all'amministrazione. Un gruppo di persone caratterizzato da grande tenacia, entusiasmo, intraprendenza, passione e spirito di gruppo”.

Quale atteggiamento sta tenendo la minoranza nei vostri confronti?

“Il lavoro della minoranza non può essere giudicato dalla maggioranza. E' giusto che loro siano liberi di agire come meglio credono in base alla loro linea politica. Da parte nostra, rispetteremo sempre il ruolo dell'opposizione nella garanzia dei principi democratici e costituzionali, magari - a volte - non condividendo le loro posizioni politiche”.

Alla luce della situazione attuale, quale obiettivo vorrebbe veder realizzato per il 2021?

“Al momento, a questa domanda è abbastanza facile rispondere: il ritorno alla normalità, prima di tutto, per i nostri ragazzi che si sono visti ingabbiare un anno della loro vita; per le persone anziane, perchè possano vivere senza avere il terrore del Covid e usufruendo di tutti i servizi di cui hanno diritto. Vorrei che gli ospedali potessero tornare a lavorare normalmente, ripartendo dalla prevenzione che in questo momento è stata messa in secondo piano. Vorrei che la scuola continuasse a offrire ai nostri figli un importante momento di crescita culturale e sociale; vorrei che, come amministrazione comunale, riuscissimo a lavorare non solo in stato di emergenza come adesso, ma riprendessimo le attività culturali, sportive e associazionistiche. Vorrei vedere l'economia del mio Paese riprendersi e mostrare un futuro roseo per le generazioni che si affacceranno nel mondo del lavoro”.

Redazione
© Riproduzione riservata
29/04/2021 09:06:07


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