Opinionisti Il Direttore Davide Gambacci
Pronti per la ripartenza?
Ma dobbiamo ragionare in termini di vallata e non di singolo ente
Siamo davvero pronti per una ripartenza? È il dubbio che spesso mi viene spostandomi per lavoro in vari centri del comprensorio. Prima o poi – questa almeno è la speranza – la pandemia dovrà terminare e attualmente l’unica strada da poter intraprendere è quella legata al vaccino. Vero, ma al tempo stesso occorre dare anche un’accelerata nella consegna delle dosi per arrivare quanto prima alla famosa immunità di gregge: quel termine che molte volte abbiamo utilizzato, ma un obiettivo non ancora centrato. Quella che era una crisi sanitaria si è ben presto trasformata anche in economica, una conseguenza dell’altra, e il serio rischio è che il prossimo step sia quella sociale. Una situazione decisamente delicata e ci sono settori duramente colpiti da questa situazione: chi ha le “spalle grosse”, seppure con mille difficoltà, sta cercando di andare avanti mentre ci sono realtà costrette ad alzare bandiera bianca. Questo sia nei vari settori merceologici che centri del territorio: ci sono negozi di abbigliamento, calzature, mondo della ristorazione ma anche agenzie viaggio; quest’ultimo è un altro settore pesantemente colpito dalla pandemia con il blocco dei vari sposamenti. Oramai ci stiamo avviando verso la bella stagione, quella meteorologica ovviamente, seppure c’è ancora tanta incertezza su quello che può essere il futuro. Incertezza che arriva dal Governo centrale, ma l’altra faccia della medaglia è capire se siamo davvero pronti ad una ripartenza. Uno dei problemi più acuti e difficili da risolvere, a mio avviso, è la mancanza di una vera strategia turistica di vallata e faccio riferimento alla Valtiberina: tante prove sono state fatte, ma alla fine poche sono state le reali conclusioni. Si fatica davvero tanto a parlare di vallata e intendo sia la parte toscana che quella umbra: sarà forse quell’immaginario confine regionale a costringere gli enti a viaggiare col freno a mano tirato? Se così fosse, credo si possa trovare una soluzione che però deve essere in tempi celeri. La speranza è che da metà aprile in poi, seppure in maniera piuttosto lenta, si possa tornare a vedere qualche spiraglio di normalità con la situazione pandemica che possa migliorare. È quello che tutti speriamo.
Il Direttore Davide Gambacci
Si avvicina al giornalismo giovanissimo e ne rimane affascinato. Dal 2009 è iscritto all’ordine dei giornalisti della Toscana dopo aver fatto esperienza in alcune testate locali. Nel 2010 diventa direttore del quotidiano online Saturno Notizie e inviato fisso del quotidiano Corriere di Arezzo. Nel 2011 é stato nominato anche direttore responsabile del periodico l’Eco del Tevere e vice direttore di Saturno Web Tv. Ideatore e regista di numerosi programmi televisivi, dove da il meglio di se dietro la telecamera. Inchieste e cronaca i campi di particolare competenza professionale. Ricopre anche il ruolo di addetto stampa per alcune associazioni e Enti.
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.
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