Foglie di salvia fritte

Un modo alternativo di cucinare i soliti ingredienti
Un tempo il “friggere” era l’arma di salvezza con cui sopravvivere alla fame o semplicemente un modo alternativo di cucinare i soliti ingredienti. Nei periodi di carestia o di guerra servire qualcosa di fritto alla fine di un pasto era il momento speciale della cena, la leccornia che ci si poteva concedere di tanto in tanto. Ad oggi il fritto si incontra con la tradizione culinaria delle nonne, che ci tramandano ricette che vengono da epoche molto diverse dalle nostre; patrimonio alimentare della nostra cucina, il fritto oltre ad esse una concessione sporadica nella nostra dieta quotidiana racchiude una quantità smodata di ricette diverse. Tra questi piccoli sfizi fritti che si ci concedeva un tempo ce n’è uno che tutt’oggi riscontra il suo grande successo, spesso servito come aperitivo oltre ad essere goloso è anche rinfrescante: la salvia fritta. Forse nulla di più semplice da fare in cucina ma che allo stesso tempo soddisfa sia gola che palato, la salvia fritta racchiude nella sua estrema semplicità l’apri porta per una cena coi fiocchi.
Preparazione
Lavate bene la salvia, tutte le foglie una ad una in acqua fredda e fatele asciugare su della carta assorbente da cucina. Munitevi di una terrina e versateci la farina, aggiungendo poco alla volta, piano piano, la birra fredda e mescolate con una frusta. Dovete mescolare e aggiungere tutta la vostra birra fino a quando non otterrete una pastella liscia e priva di grumi. Nel frattempo mettete a scaldare abbondante olio in una padella e quando la vostra pastella sarà pronta intingete le foglie di salvia (che avete precedentemente fatto asciugare) da entrambi i lati. Non vi resta che fare una sola cosa: friggere. Lasciate pure cucinare fino a quando non saranno abbastanza dorate, servite calde e croccanti.
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