Consiglio comunale di Arezzo: le interrogazioni

Botta e risposta tra maggioranza e opposizione
È stata annunciata risposta scritta alle prime interrogazioni di Michele Menchetti su potature e tagli di alberi effettuati nel corso del 2024 e di Alessandro Caneschi sull’immobile di via Filzi, “visto che da quanto dichiarato dal sindaco è stato trovato un punto di equilibrio tra amministrazione comunale e istituto di credito e gradiremmo sapere cosa comporta”.
Valentina Sileno ha chiesto chiarimenti sull’aumento del costo delle luci votive deciso da Arezzo Multiservizi e l’assessore Alberto Merelli ha replicato che “i 4 euro in più sono stati applicati dopo 10 anni durante i quali il canone annuo era rimasto invariato. E nonostante ciò, resta tra i più bassi della Toscana”.
Simon Pietro Palazzo ha ricordato la raccolta firme promossa dai cittadini sulla raccolta porta a porta dei rifiuti e per sollecitare la collocazione di ulteriori postazioni in alcune frazioni e periferie. L’assessore Marco Sacchetti ha rilevato che “il dato della raccolta differenziata è aumentato al 67% e il costo pro capite del servizio è di 242,94 euro contro i 356,28 ad esempio di Firenze. Ci troviamo dinanzi a un quadro positivo e sostenibile economicamente. Quando ho incontrato i cittadini, ho chiesto che mi fossero indicati i disagi maggiori per pensare a dove collocare cassonetti lungo le direttrici stradali principali di cui possano fruire coloro che non differenziano. Siamo disponibili a trovare soluzioni. Pongo infine l’attenzione su un aspetto che potrebbe deflagrare nei prossimi anni: la tariffa del porta a porta rischia di portare fuori controllo i costi soprattutto per i Comuni più piccoli”. Dati confermati dal sindaco Alessandro Ghinelli che ha parlato “di una levata di scudi sul tema proprio degli enti minori nell’ultima assemblea di Ato Toscana sud”.
Giovanni Donati ha ricordato il problema dell’accesso alle pratiche edilizie all’archivio storico. “Sono praticamente più di cinque anni che la storia va avanti e non è ammissibile. Capisco i problemi del periodo Covid ma ancora necessitano due mesi per consultare una pratica e asseverare la conformità di un edificio. E senza quest’atto, ricordo, procedere a un contratto non è possibile”.
L’assessore Francesca Lucherini: “non nascondo che i problemi persistono, i tempi sono di 70 giorni e restano dunque eccessivi. Il 31 luglio abbiamo pubblicato un avviso esplorativo per trovare un immobile da adibire a nuova sede per l’archivio. È scaduto a metà settembre e sono pervenute cinque offerte: una di queste, per un edificio multipiano in via Calamandrei, è sembrata la più idonea e ieri abbiamo fatto un sopralluogo. Siamo, ovviamente, ancora in una fase iniziale e se questa procedura non contribuisse a risolvere il problema dovremmo pensare a una proprietà comunale dove collocare una sede per il servizio. Nel frattempo cercheremo di destinare personale in più per venire incontro alle esigenze dei professionisti”.
Andrea Gallorini ha ricordato i problemi dell’area artigianale di Rigutino “più di 20 aziende concentrate in una zona caratterizzata dal difficile smaltimento di acque meteoriche e conseguente rischio allagamenti anche per la mancata manutenzione di tombini e caditoie. Chiedo inoltre se i pini abbattuti all’ingresso della zona verranno sostituiti da altre essenze arboree”.
“In questo momento – ha replicato l’assessore Alessandro Casi – Nuove Acque è impegnata nella pulizia delle caditoie nel territorio comunale, ci confronteremo con la società. I pini erano in condizioni pessime, alcuni privati mi hanno scritto manifestando interesse a piantare nuovi alberi, verificheremo di quale specie e se la soluzione è fattibile”.
Ancora Andrea Gallorini ha chiesto se è in programma un intervento per via dell’Infernaccio, “la principale strada di accesso al cimitero comunale di Frassineto, attualmente in condizioni pessime. Occorrono un intervento di manutenzione e un marciapiede per i pedoni”.
“Si parla – ha dichiarato l’assessore Alessandro Casi – di 150 metri per cui l’intervento non è complicato. Più che a un marciapiede pensiamo di allargare la strada, oltre che asfaltarla, con i fondi per le manutenzioni del 2026”.
Michele Menchetti ha ricordato che “gli avvisi di pagamento della Tari, peraltro in costante aumento, sono stati recapitati a molti aretini con notevoli ritardi, con lettere che riportavano la scadenza per il giorno successivo o addirittura pervenute dopo la maturazione dei termini stessi. Il Comune si avvale di un servizio postale privato. Non sarebbe corretto informarsi sui tempi di consegna? Sono state date garanzie dal soggetto in questione sui tempi stessi”?
“La Tari – ha replicato l’assessore Alberto Merelli – è diventata una tassa in autoliquidazione, come l’Imu e le altre imposte di natura erariale, per cui va pagata entro la data di scadenza. Siccome siamo consapevoli delle difficoltà di calcolarla in autonomia, sopperiscono gli uffici che poi mandano gli avvisi per posta ordinaria, avvalendosi di una società selezionata tramite un bando di Anci Toscana a cui i Comuni si sono agganciati. Il gestore, a quanto ci risulta, ha fatto consegne entro la scadenza ma non è escluso che per le parti di territorio tradizionalmente caratterizzate da consegne della corrispondenza difficoltose, le lettere siano arrivate tardi. Tuttavia, il cittadino che sa di abitare in queste zone può chiamare gli uffici e comunicare una mail come strumento alternativo dove ricevere gli avvisi, come moltissimi peraltro, circa 8.000 utenze, hanno già fatto. Ultimo dato, rassicurante: le sanzioni corrispondono a pochi centesimi al giorno”.

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