L'aretina Maria Cristina Squarcialupi designata a guidare gli orafi italiani

Guida la Unoaerre Industries dal 2019
Maria Cristina Squarcialupi designata alla guida degli orfai italiani dal consiglio generale di Confindustria Federorafi. Laureata in Chimica alla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università di Firenze e poi dottorata in Scienze per la Conservazione dei beni culturali,Maria Cristina Squarcialupi, aretina, ha costruito un percorso professionale in cui la competenza tecnica diventa motore di visione strategica. Il suo ingresso nel mondo del lavoro avviene alla Lasi srl, società di servizi alle imprese nei campi dell’ambiente, della sicurezza, della qualità e della formazione. Arriva appena dopo la laurea e, nel giro di pochi anni, intraprende un percorso di crescita costante: è responsabile del servizio di prevenzione e protezione, guida la progettazione didattica e la sede formativa, e fino al 2014 dirige il laboratorio chimico dell’azienda. Qui firma una delle tappe più significative della sua carriera: l’accreditamento Accredia del laboratorio nel 2010, risultato che consolida l’autorevolezza analitica della struttura. Parallelamente, affianca numerose realtà nella gestione di autorizzazioni ambientali, bonifiche, rifiuti ed emissioni, costruendo una solida reputazione nel settore. Nel 2004 diventa presidente di Lasi. È il primo vero test di leadership, che precede il ritorno in un’altra realtà centrale della sua storia professionale e familiare: Chimet, azienda fondata nel 1974 e oggi punto di riferimento nazionale nel recupero e nella raffinazione di metalli preziosi e critici. Dal 2014, in qualità di consigliere delegato, Squarcialupi contribuisce a rafforzare una struttura che opera in segmenti strategici — dai rifiuti speciali alla produzione di catalizzatori — e che si distingue per certificazioni e processi di qualità e sostenibilità. Anche qui guida personalmente il processo di accreditamento Accredia del laboratorio interno (2017), confermando il suo tratto distintivo: rigore scientifico messo al servizio dell’impresa. Il suo nome è però legato anche a uno dei marchi più riconosciuti della gioielleria italiana: Unoaerre Industries. Entra nel 2015 come consigliere delegato, diventa vicepresidente nel 2017 e presidente nel 2019. Con quasi un secolo di storia e una presenza in oltre 40 Paesi, l’azienda è un pilastro dell’oreficeria mondiale e il principale player italiano nel mercato delle fedi nuziali. Sotto la sua guida prosegue un percorso fondato su etica, tracciabilità e sostenibilità, in linea con i principi del Responsible Jewellery Council.

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