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Ora legale permanente: avviato l'iter per abolire l'ora solare, quanto si risparmia

Ecco quali sono i risparmi in termini economici e i benefici per la salute
La discussione è aperta da anni ma fino a questo momento non è cambiato: adesso, però, sembra che qualcosa si muova concretamente con una petizione online lanciata dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), Consumerismo No profit e dal deputato della Lega, Andrea Barabotti che ha raccolto oltre 350mila firme per rendere permanente l'ora legale (che normalmente va da marzo a ottobre) e dire addio all'ora solare (quella attualmente in corso, da fine ottobre a fine marzo).
Favorevole l'84% degli europei
L'iter sarà lungo e potrebbe concludersi entro il 30 giugno 2026: in quel caso, qualora ci fosse l'approvazione, si arriverà alla conclusione dei lavori che porterà ad una proposta di legge sull'ora legale permanente. Nel 2018, spiegano i promotori in una nota, "la Commissione Europea aveva lanciato una consultazione pubblica alla quale parteciparono 4,6 milioni di cittadini europei: l'84% si espresse a favore dell'abolizione del cambio d'ora. Nel 2019 il Parlamento Europeo approvò una proposta di direttiva per lasciare ai singoli Stati la libertà di scegliere ma il tema è rimasto in sospeso".
Quali sono i risparmi
Pensare che nell'arco di 20 anni, dal 2004 al 2025, l'ora legale ha "consentito risparmi in bolletta per complessivi 2,3 miliardi di euro, pari a minori consumi di energia per oltre 12 miliardi di kWh (dati Terna), e ha ridotto le emissioni di CO2 in atmosfera tra le 160.000 e le 200.000 tonnellate in meno all'anno, pari a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi", spiegano Sima e Consumerismo. Le stime sul mantenere invariato l'orario per tutto l'anno potrebbe consentire risparmi moltio importanti, nell'arco dei 365 giorni, pari a oltre 700 milioni di kWh con "tagli" in bolletta per una cifra che può toccare ben 180 milioni di euro.
I benefici per la salute
"Tra gli effetti positivi si possono includere anche l'aumento dei consumi nel commercio al dettaglio e nella ristorazione, l'ampliamento della stagione turistica e un miglioramento della sicurezza pubblica senza dimenticare poi i benefici sul fronte della salute, considerando che il passaggio all'ora solare altera la ritmicità circadiana", spiegano gli esperti. Quando si parla di ritmo circadiano ci si riferisce al ciclo biologico di circa 24 ore che regola le funzioni del nostro corpo come il sonno-veglia, la temperatura corporea e la produzione ormonale. Insomma, occhi puntati a quanto accadrà lunedì 17 novembre quando il tema sarà ufficialmente trattato dal Parlamento italiano.
Le aperture dell'Ue
In Spagna sono già più avanti: già a ottobre il premier Pedro Sanchez ha ottenuto che a Bruxelles entrasse la tematica così da far tornare a discutere.
Aperture Ue anche da parte del Commissario europeo all’Energia, Dan Jørgensen, il quale ha spiegato che sull'argomento dell'ora legale sarà a breve avviato un nuovo studio. "È un tema che riguarda milioni di cittadini europei», pur non essendo una priorità assoluta dell’agenda comunitaria".

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