Anghiari è un borgo che parla

Verranno inaugurati dei percorsi narrativi per il borgo
Passeggiare per Anghiari con il telefono in mano, non solo perché ad ogni angolo si ha il desiderio di scattare una foto, ma perché dal 25 settembre sarà possibile ascoltare, camminando e fermandosi, racconti di vita legati ai luoghi, attraverso postazioni qr-code che creano percorsi di visita alternativi a quelli usuali.
Il 25 settembre alle ore 18:00, nel giorno che precede l’avvio del Festival dell’Autobiografia 2025, all’Auditorium Pietro Mascagni, è prevista l’inaugurazione. Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco di Anghiari Alessandro Polcri e la presidente della Libera Università dell’Autobiografia, Stefania Bolletti. Dopo una breve introduzione ci si muoverà verso l’ascolto.
L’idea nasce all’interno del più ampio progetto della “Biblioteca delle letterature dei luoghi” ideato da Duccio Demetrio, che raccoglie racconti di vita legati a borghi, quartieri, paesaggi, con l’intento di valorizzare il legame reciproco che esiste tra un luogo e chi lo abita, tra un luogo e chi lo ama, tra un luogo e chi lo visita.
I luoghi non raccontano solo la storia, ma conservano anche frammenti di vita di persone e sono proprio questi che sarà possibile ascoltare muovendosi per Anghiari. Nel 2024, infatti, è stato attivato appositamente un laboratorio di scrittura autobiografica su questo tema, dedicato a chi il paese lo abita e lo ha abitato. Per circa due mesi un gruppo di anghiaresi di età diverse si è ritrovato a scrivere e raccontare dei “propri luoghi” di Anghiari, non necessariamente i punti più noti.
Sulla base di questi racconti sono state ideate le postazioni, piccoli pannelli dislocati in quindici punti, dentro e fuori il borgo antico, che contengono più di trenta brevi racconti: basta fermarsi, inquadrare e ascoltare per immergersi in quel luogo visto con gli occhi di chi ha raccontato.
Le voci sono in parte quelle delle autrici e degli autori, Agnese, Elena, Giuliana, Mara, Monia, Paolo, Sara, Stefania ai quali si sono aggiunti i racconti di Fabrizio, Francesca, Mario e Michele, ma sono anche quelle degli attori Flavia Gramaccioni e Samuele Boncompagni, guidati da Andrea Merendelli.
Il progetto vede infatti la collaborazione del Teatro di Anghiari e anche del Museo della Battaglia e di Anghiari e dell’Archivio dei diari per la parte della Biblioteca dei luoghi, la cui catalogazione è stata curata da Elena Zanchi, mentre Massimiliano Bruni, Stefania Bolletti e Sara Moretti hanno curato le varie fasi di questo progetto.
Il percorso non finisce qui, perché è possibile non solo ascoltare, ma anche raccontare, scrivendo, così come è nelle corde della Libera Università dell’Autobiografia e inviando il testo, direttamente tramite il qr-code oppure via mail. Questo permetterà di arricchire le postazioni e creare un dialogo tra racconti di vita di vecchi e nuovi abitanti, visitatori, amanti di questo borgo.
Anghiari è un borgo che parla e così continuerà a parlare.
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