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Arezzo adotta la Carta Etica per il superamento dei divari e discriminazioni di genere nello sport

Carlettini: "Un impegno da condividere con le realtà sportive"

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Lo sport come libertà, crescita, inclusione. La Giunta comunale ha deliberato l’adozione della “Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport”, elaborata da Assist – Associazione Nazionale Atlete - insieme al Soroptimist International, la cui sezione aretina ha proposto e promosso l’iniziativa.

La Carta – che sarà presentata ufficialmente il 23 settembre in un incontro patrocinato dal Comune e organizzato dal Soroptimist con la partecipazione di CONI e FIGC – nasce per affermare un principio semplice e fondamentale: lo sport appartiene a tutti, senza differenze di genere. I suoi articoli definiscono linee guida concrete per garantire pari opportunità nello sport, con particolare attenzione ai più giovani. Tra queste, l’accesso libero e senza stereotipi per assicurare a bambine e bambini il diritto di scegliere la disciplina che amano senza condizionamenti culturali o sociali, spazi e strutture inclusive e sicure dove il rispetto tra i generi sia una regola fondamentale, contrasto a discriminazioni e molestie attraverso campagne di sensibilizzazione e formazione rivolte ad associazioni sportive e cittadini per rendere lo sport un luogo di crescita sano e positivo, valorizzazione dello sport femminile con particolare sostegno alla visibilità delle atlete, delle dirigenti e delle tecniche del territorio, affinché diventino modelli positivi per le nuove generazioni.

La Carta è dunque non solo un atto formale, ma un vero e proprio patto con la città, un invito rivolto alle società sportive e alle realtà associative a condividere buone pratiche e a collaborare per superare pregiudizi e divari ancora troppo presenti.

“Con questa Carta – sottolinea l’assessore Giovanna Carlettini – ribadiamo che lo sport non deve avere barriere. È un linguaggio universale, che appartiene a bambine e bambini, a ragazze e ragazzi, a donne e uomini di ogni età e condizione. La Carta Etica ci aiuta a trasformare questo principio in impegno quotidiano: più spazi inclusivi, più attenzione alla parità, più valorizzazione del talento femminile. Vogliamo che Arezzo sia una città in cui lo sport non esclude nessuno, ma diventa luogo di rispetto, passione e pari opportunità. E il 23 settembre sarà un momento importante per lanciare insieme questo percorso”.

Redazione
© Riproduzione riservata
25/08/2025 10:02:18


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