L'artista Qeu Meparishvili firma la 'personale' a Citerna

Inaugurazione in programma per sabato 28 giugno alle 18
In occasione della sesta edizione di Una Boccata d’Arte, progetto d’arte contemporanea diffuso lungo tutta la Penisola, ideato da Fondazione Elpis, è il borgo di Citerna (PG) ad accogliere un intervento inedito per l’Umbria. Firmata da Qeu Meparishvili (Tbilisi, Georgia, 1995) e curata da Giovanni Rendina l’opera si intitola Edicola dei Randagi – Shrine of the Strays ed è aperta al pubblico a partire da sabato 28 giugno, alle ore 18.00.
Citerna, tra Umbria e Toscana, è un borgo medievale noto per i suoi panorami, l’architettura storica e le opere d’arte rinascimentali. Di origine etrusco-romane, è stata contesa nei secoli da Longobardi, Tarlati, Malatesta e lo Stato Pontificio. San Francesco ha compiuto dei miracoli in questo luogo, come quello della Fonte Degna, ancora visitata dai pellegrini. Il borgo ha ospitato Giuseppe Garibaldi nel 1849 durante la sua ritirata, ed è stato teatro di scontri durante la Seconda Guerra Mondiale.
Edicola dei Randagi – Shrine of the Strays è un’installazione scultorea composta da lastre di metallo incise secondo l’antica tecnica iconografica georgiana, oggi quasi scomparsa, in dialogo con l’architettura medievale di Citerna. Su ogni lastra è ritratto un cane randagio, presenza quotidiana nella città natale dell’artista, Tbilisi, qui trasformato in “reliquia” urbana. A Tbilisi, i cani randagi fanno parte del tessuto cittadino: hanno un nome, una storia, relazioni uniche con gli abitanti. L’artista eleva queste micro-narrazioni al rango di simboli, con la stessa dignità delle vite dei santi o dei re. L’opera esplora la tensione tra selvatico e domestico, tra potere e solidarietà, e restituisce poesia e valore alle storie marginali. La tecnica stessa diventa atto di preservazione culturale: un sapere visivo e artigianale in via d’estinzione — quello del formato iconografico tradizionale della cultura visiva cristiano ortodossa georgiana — che in quest’opera trova una nuova possibilità di sopravvivenza.
Spiega l’artista: La rappresentazione dei cani randagi va oltre la semplice documentazione. La sua dimensione poetica invita a riflettere sugli istinti predatori, sull’animale dentro l’umano e l’umano dentro l’animale. Diventa una storia di oppressione, tolleranza, spazio condiviso e, in parte, ruoli di genere. 2 Si ringraziano: Sindaco Paladino Enea, Assessore Valentina Ercolani, Comandante Marco Pierini, Ing. Laerte Buttigliero, Daniel Acampora, Pro Loco di Citerna, Teo Mordenti, Anna Tsereteli, Otari.
Una Boccata d’Arte
Una Boccata d’Arte è il progetto d’arte contemporanea ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. Si tratta dell’unica iniziativa in Italia che opera su tutto il territorio nazionale offrendo un itinerario culturale che attraversa il Paese da Nord a Sud, da Est a Ovest attraverso i linguaggi dell’arte del nostro tempo. Il formato si basa sul coinvolgimento, ogni anno, di 20 artisti, italiani e internazionali, invitati a intervenire in 20 piccoli centri abitati con meno di 5.000 abitanti, uno per ciascuna delle 20 regioni italiane. Gli artisti selezionati provengono da Paesi, culture ed esperienze linguistiche sempre differenti, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni e alla capacità di proporre progetti pensati per coinvolgere le comunità locali in maniera inclusiva e partecipativa, generando insieme nuovi immaginari. L’invito prevede sempre un periodo di residenza sul territorio per la progettazione di interventi site-specific che sono quindi frutto di un percorso di esplorazione delle tradizioni vernacolari e di ascolto dei saperi artigianali e delle energie preesistenti.
Qeu Meparishvili
La pratica di Qeu Meparishvili (Tbilisi, Georgia, 1995) scaturisce dalla cultura georgiana, intrisa di folklore e misticismo. Attraverso sculture in argilla e installazioni, l’artista dà forma a visioni simboliche e poetiche che indagano la mitologia, la natura umana e la vita oltre la morte.
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