Eolico a Magliano bocciato, Badia del Vento autorizzato: la doppia faccia della Regione Toscana

"Solo perché collocato ai confini con Romagna e Marche, deve essere portato avanti"
Pochi giorni fa, la Regione Toscana ha detto un altro NO a un impianto eolico nel proprio territorio: quello di Magliano, nella zona di Orbetello. La Giunta ha motivato il diniego evidenziando “impatti non sostenibili” su paesaggio, beni culturali, biodiversità, clima acustico e tessuto socio-economico.
Questa decisione conferma, oltre ogni ragionevole dubbio, la volontà della Regione Toscana di proteggere il proprio territorio dai mega impianti eolici. Peccato che lo stesso rigore svanisca quando si parla di Badia del Vento, un progetto mastodontico che, solo perché collocato ai confini con Romagna e Marche, deve essere portato avanti ad ogni costo.
È una contraddizione inaccettabile. Un comportamento che disvela tutta la logica del “Non nel mio giardino, ma nel tuo sì”: una logica che umilia ogni principio di equità, di tutela ambientale e paesaggistica, su cui dovrebbe invece basarsi ogni scelta di interesse pubblico.
Di fronte a questa situazione, chiediamo al Presidente Eugenio Giani e all’Assessora Monia Monni di spiegare ai loro vicini della Romagna e delle Marche se il paesaggio del Montefeltro valga meno di quello della Maremma. Devono chiarire per quale motivo le comunità romagnole e marchigiane debbano essere sacrificate, vedendo trasformati i propri territori in raffinerie eoliche, mentre le comunità toscane vengono puntualmente tutelate.
Siamo di fronte a un’ingiustizia istituzionale gravissima, a una disparità di trattamento che alimenta tensioni territoriali e mina il senso stesso di appartenenza a una Repubblica unita e solidale.
Il prossimo 9 luglio 2025 si terrà la conferenza dei servizi finale: in quella sede arriverà l’autorizzazione definitiva al progetto. In quel preciso momento, il Presidente Giani e l’Assessora Monni dovranno assumersi tutta la responsabilità politica e morale di quanto sta accadendo. E non potranno fare come Ponzio Pilato lavandosi le mani mentre Romagna e Marche vengono condannate a subire ciò che la Toscana rifiuta per sé.
Infine, ci rivolgiamo ancora una volta al Presidente della Emilia Romagna De Pascale, che ha già espresso un chiaro e documentato parere contrario al progetto. Gli impegni presi pubblicamente, al teatro di Novafeltria insieme alla Consigliera Alice Parma e al Deputato Andrea Gnassi, devono essere rispettati: la Valmarecchia va difesa da questa aggressione ambientale e istituzionale senza precedenti.
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