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Per combattere le malattie renali la prevenzione è l’arma vincente

In provincia di Arezzo sono 280 i pazienti in dialisi seguiti dall’ospedale San Donato

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Promuovere la diagnosi precoce per proteggere la salute dei reni. È il messaggio lanciato per l’edizione 2025 della Giornata Mondiale che sarà al centro del convegno “La malattia renale cronica”, organizzato da associazione PB73 con il patrocinio di Asl Tse, che si terrà domani all’auditorium Montetini di Arezzo con inizio alle ore 16.
A ricordare l’importanza della prevenzione è il dr. Paolo Conti, Direttore dell’Unità Operativa Nefrologia e Dialisi di Arezzo e Direttore del Dipartimento Nefro-Urologico ASL Toscana Sud-Est, che modererà l’incontro.

In provincia di Arezzo il reparto di Nefrologia attualmente segue circa 280 pazienti in dialisi (eseguendo 35.000 dialisi all’anno) e circa 150 pazienti trapiantati.

«La malattia dei reni è purtroppo molto più presente di quanto si immagini – spiega il dr. Paolo Conti -. Colpisce il 7% della popolazione, il che vuol dire sui 330.000 abitanti della provincia di Arezzo, circa 23.000 hanno una qualche disfunzione renale. Per fortuna la maggior parte di queste persone presentano una forma lieve o lieve/moderata, ma il rischio è che questa insufficienza renale possa progredire verso forme più gravi che richiedono la dialisi o il trapianto di rene».

La parola chiave è dunque prevenzione. «La malattia renale è silenziosa, non dà segni o sintomi, pertanto ce ne accorgiamo solo se facciamo analisi del sangue e delle urine – sottolinea il dr. Conti -. Potremo combattere e vincere questa malattia terribile se vi sarà maggiore coscienza: informazione e prevenzione possono fare la differenza».

«Intervenire il prima possibile sui fattori di rischio è importante - prosegue il dr. Conti – anche attraverso uno stile di vita sano (bando al fumo, al consumo di alcool e stupefacenti, alle diete scorrette e troppo ricche di grassi e sale, all’inattività fisica). Poi c’è la prevenzione secondaria che si fa con esami specifici del sangue e delle urine. Analisi da fare ogni due anni se si sta bene, almeno ogni anno se si soffre di ipertensione, diabete o malattie cardiovascolari e problemi alla prostata. Importante è anche alimentarsi in modo corretto con una dieta a basso contenuto di proteine, evitando il fai-da-te e facendosi seguire da medici esperti. Ogni anno facciamo migliaia tra prime visite nefrologiche e visite di controllo, con lo scopo di rallentare l’evoluzione dell’insufficienza renale: purtroppo sono ancora molti i pazienti che giungono alla dialisi e/o al trapianto di rene».

Redazione
© Riproduzione riservata
20/03/2025 12:36:34


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