I cittadini devono sapere il futuro della Diga di Montedoglio

Checcaglini: le decisioni non devono cadere dall'alto ma condivise con il territorio
Oggi ho presentato un’interrogazione al Sindaco di Anghiari dopo che ho letto un post dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Simona Meloni.
Nel post, accompagnato da una foto di un incontro on line con l’analogo assessore della Toscana, si annuncia che è imminente la firma dell’intesa per portare l’acqua di Montedoglio in aiuto al Trasimeno.
Nel frattempo, nei giorni scorsi, abbiamo letto le dichiarazioni di un consigliere di maggioranza del Comune di Città di Castello, che ha sottolineato la necessità di aprire un confronto con le comunità locali prima di qualsiasi decisione definitiva.
E le istituzioni locali della Valtiberina Toscana? Assenti!!
Non perché più informate rispetto a quelle umbre, al contrario, ne sanno quanto loro, cioè nulla.
Eppure si sta decidendo il destino di una risorsa che ospitiamo sul nostro territorio, per la quale abbiamo già pagato un prezzo alto da questo punto di vista, ma anche in termini di sicurezza pubblica, come dimostrato dalle diffuse preoccupazioni derivanti dalla rottura del muro della diga qualche anno fa.
Per tutti naturalmente Montedoglio è una risorsa fondamentale sotto tanti aspetti.
Non si tratta - è bene chiarire- opporsi all’aiuto per la tutela del Trasimeno.
Siamo tutti legati alla sorte di questo lago, che visitiamo spesso ed è sempre luogo di momenti lieti. Il suo futuro perciò ci sta a cuore.
Quindi non è opposizione all'ipotesi per - come si dice- "partito preso" a muovere la richiesta.
Più semplicemente, la necessità che le decisioni che ci riguardano non vengano prese sopra le nostre teste.
I cittadini devono essere informati e coinvolti.
Solo se lo sono, informati e coinvolti, si ha una buona democrazia, si ha una democrazia partecipata!!
E forze torneranno a partecipare al voto con maggiore convinzione!!
Mario Checcaglini
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