E' il giorno del dolore: stamani l'ultimo saluto a Clarissa Burzi
Il rito civile si terrà all'interno del cimitero della frazione Madonnuccia
È il giorno del dolore per l’Alta Valle del Tevere. Stamani alle 10.30, con rito civile direttamente all’interno del cimitero della frazione di Madonnuccia, l’ultimo saluto a Clarissa Burzi: la 15enne deceduta lunedì sera dopo la caduta dallo scooter lungo la SS77 a Pieve Santo Stefano. Dopo la ricognizione cadaverica di martedì pomeriggio, ieri mattina è arrivato il nulla osta: la salma è stata ricomposta ed esposta al tempo stesso all’obitorio dell’ospedale di Sansepolcro. Una fila continua fatta di parenti, amici, compagni di classe o semplici conoscenti. Non sono mancati i messaggi di cordoglio e di ricordo anche nelle pagine social, tra cui anche quello della madre colpita profondamente dal dolore mentre attendeva Clarissa a casa per cena lunedì sera. “Balla amore mio balla più forte che puoi. Ti amo e mi manchi da morire”: queste le parole della madre, accanto ad un filmato di qualche secondo dove insieme ballavano ad una festa. Restano tanti i punti interrogativi attorno a questa vicenda che ha scosso l’intera valle, abbattendo quelli che possono essere i confini regionali, dove i carabinieri della Compagnia di Sansepolcro stanno cercando di fare chiarezza. Clarissa Burzi abitava nella frazione di Madonnuccia, nel Comune di Pieve Santo Stefano affacciata su Montedoglio, seppure il percorso della scuola dell’obbligo lo aveva compiuto a Sansepolcro: prima alle Maestre Pie e poi alle scuole medie; attualmente, come studente modello, stava frequentando il liceo classico Plinio Il Giovane di Città di Castello. Appassionata di teatro e pure di scherma, seppure per questo sport aveva preso un anno di stop. Famiglia, parenti e amici stamani si ritroveranno alle 10.30 al cimitero della frazione di Madonnuccia per un rito civile nel ricordo sorridente di Clarissa Burzi; luogo nel quale la salma della 15enne riposerà per sempre.
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