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Candele e stelle a cinque punte con i sassi lungo il Tevere a Sansepolcro

Sull'episodio stanno indagando i carabinieri: tra le ipotesi, luogo per riti pagani

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Il fiume Tevere a Sansepolcro scelto per svolgere riti particolari: la questione, attraverso la segnalazione di un appassionato di trekking, è finita sotto la lente dei carabinieri della locale compagnia i quali hanno svolto accertamenti e già incaricato l’amministrazione per la demolizione, essendo area demaniale. Ciò che ha destato interesse è stata una stella a cinque punte realizzata con sassi di fortuna, con sopra una serie di candele e delle piume; stella, poi, che si trova al centro di un cerchio del diametro di oltre 5 metri come se fossero delle sedute perimetrali. L’area è quella della golena del fiume Tevere compresa tra le frazioni di Gragnano e Santa Fiora: nascosta, ma alla fine non più di tanto poiché il sentiero per raggiungerla è tenuto abbastanza bene. Distante pochi metri, poi, legname suddiviso in varie pezzature, altre candele e tracce di fuoco come se in pratica fosse una sorta d’ingresso alla zona del rito. Ci sono anche delle conchiglie, una pentola di coccio con all’interno tracce di una sostanza nera – forse cenere – e scritte ‘tribali’ lasciate in alcuni sassi della zona con un pennarello indelebile. La segnalazione alla caserma di via del Prucino ha spinto i militari dell’Arma a recarsi immediatamente sul luogo per svolgere i dovuti accertamenti del caso. Evidente il fatto che si tratta di uno spazio di ritrovo dove, sicuramente in un passato prossimo, sono stati fatti dei riti ed è stato scelto ad hoc poiché la mole di lavoro è stata tanta. Il tutto eseguito con una perfezione maniacale cercando sassi, bastoni e pietre di vario tipo. Forse portandoli anche da altre parti. La domanda sorge spontanea: di quali riti si può trattare? Sarà compito delle forze dell’ordine dare la giusta spiegazione di tutto ciò, seppure è da escludere in partenza – questo è quello che emerge – riti vietati dalla legge che prevedono particolari circostanze anche perché durante il sopralluogo in zona non sono emerse né ossa, né tantomeno altri elementi che potessero portare in certe direzioni. Si fa sempre più campo, invece, la soluzione di riti pagani magari dedicati alla luce, al sole oppure al recente solstizio d’estate. Un qualcosa comunque da attenzionare e che ha catalizzato l’attenzione dell’appassionato di trekking che lo ha scoperto, ma anche dei carabinieri della Compagnia di Sansepolcro che stanno cercando di far luce. Il sopralluogo di ieri pomeriggio, con la presenza della gazzella sulle acque del Tevere, ha catalizzato l’attenzione dei bagnanti che si trovavano lungo le sponde del fiume in fuga dalla calura estiva: militari dell’Arma che hanno effettuato le dovute misurazioni, rilievi sia fotografici che con coordinate GPS. L’area del rito, ora, deve essere riportata alla normalità e proprio per questo sono stati avvertiti gli uffici preposti del Comune di Sansepolcro essendo area demaniale.

Redazione
© Riproduzione riservata
12/07/2024 14:23:48


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