La Cia a Israele: "Possibile attacco dell'Iran imminente"
L'allarme dell'intelligence israeliana: "Ci attendono giorni complessi"
"Non è detto che il peggio sia dietro di noi, giorni complessi ci aspettano". Lo ha detto, citato dai media, il comandante dell'intelligence militare israeliana Aharon Haliva. La difesa israeliana "è in alto livello di allerta per il rischio di un attacco" dell'Iran per "vendicarsi" del raid su Damasco. Lo scrive Haaretz secondo cui Teheran, "in base a tutti i segnali e gli avvisi che giungono da lì è determinata" a rispondere all'uccisione del comandante delle Guardie Rivoluzionarie.
Scenari possibili
"Un attacco di droni o di missili da crociera direttamente dall'Iran diretti verso infrastrutture israeliane", oppure "intensi attacchi di missili dal Libano o dalla Siria attraverso gli Hezbollah o milizie scite" o, ancora, "attentati alle ambasciate israeliane all'estero". L'esercito ha rinviato la smobilitazione, prevista in un primo tempo, delle unità combattenti. La decisione - ha riferito Haaretz - è dovuta ad una valutazione della situazione in atto. L'esercito poco prima aveva fatto sapere di aver richiamato "riservisti nella difesa aerea". Anche la Cia avrebbe informato Israele che l'Iran potrebbe sferrare un attacco imminente contro il suo territorio, ovvero entro le prossime 48 ore. L'obiettivo sarebbe comunque quello di dimostrare che gli iraniani sono in grado di rispondere alle sfide, ma stando attenti a non aggravare una situazione già particolarmente tesa.
Sale il numero delle vittime palestinesi: oltre 33 mila
Sono almeno 33.037 i palestinesi che sono stati uccisi e 75.668 quelli rimasti feriti nei raid condotti da Israele sulla Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza City spiegando che, sono nelle ultime 24 ore, 62 palestinesi sono stati uccisi e 91 feriti.
Colloquio tra Biden e Netanyahu
Nuovo colloquio oggi tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ed il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo ha riferito Axios, citando un funzionario israeliano. Ieri Biden ha accusato Israele di non fare abbastanza per proteggere gli operatori umanitari e ha chiesto una rapida indagine sull’attacco dei droni delle Forze di Difesa Israeliane a Gaza che ha ucciso sette persone che lavoravano per l’organizzazione benefica World Central Kitchen. "Questo conflitto è stato uno dei peggiori degli ultimi tempi in termini di numero di operatori umanitari uccisi", ha detto il presidente degli Stati Uniti, in commenti molto critici nei confronti delle azioni di Israele a Gaza.
Critiche anche da capo del Pentagono Lloyd Austin che, parlando con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, ha chiesto a Tel Aviv di compiere passi concreti per proteggere gli operatori umanitari e i civili palestinesi a Gaza ''dopo ripetuti fallimenti di coordinamento''. In una nota diffusa dal Pentagono si legge che ''il segretario Austin ha espresso la sua indignazione per l'attacco israeliano contro un convoglio di aiuti umanitari della World Central Kitchen che ha ucciso sette operatori umanitari, tra cui un cittadino americano". Austin ha anche esortato Gallant a condurre un'indagine "rapida e trasparente", a condividere pubblicamente le conclusioni e a chiedere conto ai responsabili, ha affermato il Pentagono.
Wck chiede un'indagine indipendente
La World Central Kitchen ha chiesto che venga condotta una "indagine indipendente" sul raid aereo israeliano nel quale sono rimasti uccisi sette suoi operatori umanitari. E a Israele ha chiesto di conservare tutti i documenti, le comunicazioni, le registrazioni video e audio relativi all'attacco al loro convoglio e utile a facilitare un'indagine indipendente. "Si è trattato di un attacco militare che ha comportato più attacchi e ha preso di mira tre veicoli Wck. Tutti e tre i veicoli trasportavano civili ed erano contrassegnati come veicoli Wck. I loro movimenti erano nel pieno rispetto delle autorità israeliane, che erano a conoscenza del loro itinerario, percorso e missione umanitaria'', si legge in una nota dell'organizzazione. ''Un’indagine indipendente è l’unico modo per determinare la verità su quanto accaduto, garantire trasparenza, riconoscere le responsabilità e prevenire futuri attacchi contro gli operatori umanitari'', aggiunge Wck.
Il fondatore della Wck José Andrés ha dichiarato che "questa non è stata solo una situazione sfortunata in cui 'oops' abbiamo sganciato la bomba nel posto sbagliato. Sono stati più di 1,5 chilometri, 1,8 chilometri di un convoglio umanitario molto ben definito che aveva dei cartelli in alto, sul tetto, un logo molto colorato di cui siamo ovviamente molto orgogliosi. E' molto chiaro chi siamo e cosa facciamo''.
Netanyahu traballa: Gantz chiede elezioni a settembre
Il leader dell'opposizione e ministro del gabinetto di guerra, Benny Gantz, ha chiesto lo svolgimento di elezioni a settembre, incontrando tuttavia il secco rifiuto del Likud, il partito del primo ministro Benjamin Netanyahu. Sottolineando la necessità di "mantenere l'unità" e "rinnovare la fiducia" nel governo, Gantz - al suo primo appello al voto da quando si è unito al governo di unità nato sulla scia degli eventi del 7 ottobre - ha dichiarato che "dobbiamo concordare una data per le elezioni a settembre, a circa un anno dalla guerra", aggiungendo di aver discusso la questione con Netanyahu nelle ultime settimane.
Il Likud ha respinto la richiesta del leader dell'opposizione, sostenendo che il governo rimarrà in carica "fino a quando tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti". "In questo momento fatidico per lo Stato di Israele e nel mezzo di una guerra, Benny Gantz deve smettere di dedicarsi a politiche meschine solo perché il suo partito si sta disintegrando", ha aggiunto il partito.
Media, bombardamenti sulla Striscia: 5 vittime, tra queste due bambini
È di cinque morti il bilancio di due bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'emittente Al Jazeera. Il primo attacco ha colpito una casa nel quartiere di Tel al-Sultan, a ovest di Rafah: tre le vittime, tra cui due bambini, che si erano rifugiati nell'edificio. Altri due morti e 15 feriti sono stati registrati in un attacco aereo nel campo profughi di Maghazi, nel centro di Gaza, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa.
Usa: la nascita dello stato palestinese non va discussa all’Onu
Gli Stati Uniti hanno affermato che la creazione di uno Stato palestinese indipendente dovrebbe avvenire attraverso negoziati diretti tra le parti e non presso le Nazioni Unite. Martedì l'Autorità Palestinese ha chiesto di rinnovare l'esame della richiesta del 2011 di diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. Attualmente ha il riconoscimento de facto dello Stato sovrano di Palestina dopo che le Nazioni Unite gli hanno concesso lo status di Stato osservatore non membro nel 2012. La posizione degli Stati Uniti, il più importante alleato di Israele, rispecchia la posizione israeliana sulla questione.
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