La rivolta degli agricoltori adesso arriva anche sulle montagne dell’Appennino “tosco-marchigiano”
Sit-in anche al Passo di San Cristoforo nel Comune di Sestino
La rivolta degli agricoltori adesso arriva anche sulle montagne dell’Appennino “tosco-marchigiano”. Siamo al Passo di San Cristoforo, esattamente in località Caibugatti nel Comune di Sestino. I titolari dell’azienda agricola, i fratelli Giorgio e Lorenzo Ferri Marini, hanno messo in moto i loro trattori della protesta per lanciare un messaggio. “Siamo molto preoccupati per difendere la dignità di noi agricoltori e le motivazioni sono il contrasto alla concorrenza sleale e la diffusione di ‘cibi sintetici’; in aggiunta la farina di insetti rappresenta una sfida diretta per l’industria della carne tradizionale e la sostenibilità economica di intere aziende rurali come le nostre, posizionate in montagna, non possono certamente produrre olio o vino. In particolare le nuove regole comunitarie impongono agli agricoltori di mantenere il 4% dei terreni incolti sopra i dieci ettari, una mossa che ha suscitato preoccupazioni tra i coltivatori di grano e mais. Oltre a ciò, la questione dei prezzi è al centro della protesta, la mancanza di concretezza nelle modifiche legislative riguardanti le pratiche sleali, si vedono i profitti ridursi e i costi dei mutui e dei carburanti aumentare. Sul mercato preoccupano i prezzi dei prodotti agricoli tradizionali, si teme la concorrenza dei prodotti. Tanto che oggi la maggior parte del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione. Tra i vari motivi c’è una economia che chiede di mantenere un regime fiscale adeguato al mondo agricolo, altrimenti si rischia di far svalutare il ruolo e rendere impossibile svolgere con dignità e riconoscimento il valore del Made in Italy. Sono queste le motivazioni che ci hanno visti protagonisti a marciare con i nostri trattori alcuni giorni fa a Pesaro. La protesta continuerà finché non saranno apportate modifiche alle misure richieste – concludono i titolari dell’azienda agricola Ferri Marini - ci uniremo ad altri agricoltori sestinati, porteremo i nostri mezzi per le strade, sulle nostre montagne, creando un corteo visibile e impattante. Chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta”.
Francesco Crociani
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