Le nuove frontiere del nucleare: l'Enea fa il punto sulle tecnologie innovative
L'Agenzia fa il punto sullo stato dell'arte nel Paese
L'Italia c'è sul nucleare, a quasi 40 anni dai referendum che portarono alla chiusura delle centrali. Una scheda dell'Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, fa il punto sullo stato dell'arte nel Paese, che viene definito "leader" nella fusione "a livello scientifico, tecnologico e industriale".
- LA DIFFERENZA TRA FUSIONE E FISSIONE
Nella fusione nucleare, due nuclei si uniscono per formarne uno più pesante con lo stesso meccanismo che 'accende' gli astri per ottenere energia rinnovabile e inesauribile, in modo che viene definito "intrinsecamente sicuro". Non vengono prodotte emissioni di gas serra, né rifiuti radioattivi che restano tali per millenni. Nella fissione, invece un nucleo si divide in due nuclei più leggeri. Questo processo comporta la produzione di scorie altamente radioattive.
- IL RUOLO DI ENEA
Al Dipartimento Fusione e Sicurezza Nucleare di Enea lavorano quasi 500 fra ricercatori e tecnologi che hanno registrato 50 brevetti nella fusione negli ultimi 20 anni. L'agenzia partecipa ai progetti mondiali Iter e Broader Approach e ha ideato il Dtt, Divertor Tokamak Test, un polo scientifico-tecnologico in costruzione a Frascati con Eni.
- IL PROGETTO ITER E L'ITALIA
Iter, l'International Thermonuclear Experimental Reactor, è il maggior progetto internazionale sulla fusione. E' in fase di costruzione in Francia con un investimento di 20 miliardi di euro. L'obiettivo è di dimostrare la fattibilità della produzione di energia da fusione e progredire nei tempi più brevi possibili verso un reattore dimostrativo Demo. Le imprese italiane coinvolte sono circa 50, a partire da Asg superconductors, Cecom, Delta TI e Ansaldo, hanno vinto oltre 1,8 miliardi di euro di commesse, più del 50% del valore totale del totale.
- SMR E AMR
Il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, ha citato come tecnologie da valutare gli small modular reactor (Smr) e advanced modular reactor (Amr) che sono metà strada fra la terza e la quarta generazione di reattori. Gli Smr sono reattori modulari di dimensione ridotta, che producono comunque rifiuti radioattivi a lunga vita. Gli Amr, invece, utilizzano metalli liquidi come refrigeranti che minimizzano i rifiuti a lunga vita prodotti. Anche nel settore degli Amr e della quarta generazione, Enea e le imprese italiane partecipano attivamente ai due principali progetti internazionali: la realizzazione del primo dimostratore di reattore di quarta generazione raffreddato al piombo (Alfred), che sarà realizzato in Romania nei prossimi 10 anni, e la progettazione di due Amr, in Francia e Regno Unito.
- LE PROSPETTIVE
Entro il 2035 saranno istallati oltre 20 GW di Smr a livello globale (il 3% della capacità nucleare totale oggi installata), accompagnata da investimenti in ricerca e sviluppo per 1 miliardo di euro per la realizzazione di reattori "First of a Kind" nel prossimo decennio.
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