Brasile, riforma fiscale approvata alla Camera

Vittoria per Lula +Rpt
La plenaria della Camera dei deputati brasiliana ha approvato la notte scorsa la riforma tributaria presentata dal governo di Luiz Inacio Lula da Silva. Per il suo via libera definitivo in questo ramo del Parlamento sono state necessarie due votazioni, trattandosi di una Proposta di modifica costituzionale (Pec): al primo turno ci sono stati 382 voti a favore e 118 contrari, al secondo 375 sì e 113 no (per l'ok era necessario un quorum minimo di 308 voti). Ora il progetto passa all'esame del Senato. Il nuovo sistema fiscale - la cui discussione si trascinava da quasi 30 anni - mira tra le altre cose a unificare l'Imposta sui beni e servizi in un solo tributo nazionale (Ibs) rispetto ai due attuali, l'Icms (statale) e l'Iss (comunale), ed elimina l'Iva per i prodotti del paniere alimentare di base. Si tratta di un successo per il progressista Lula e di una sconfitta per l'ex presidente di destra, Jair Bolsonaro, secondo il quale la riforma mette a rischio la proprietà privata. Con la sua contrarietà alla proposta Bolsonaro ha spaccato anche il suo stesso Partito liberale (20 deputati non hanno seguito le sue indicazioni di voto). Ha votato a favore in particolare il governatore di San Paolo, Tarcisio de Freitas, suo storico alleato.
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