Incendio alla Cangi Verniciature di Pistrino: assolti i vertici dell'azienda e condannato un operaio

L’operaio di 58 anni era accusato di negligenza, imprudenza, imperizia e inosservanza di leggi
Si è concluso il processo di primo grado alla Cangi Verniciature Industriali di Pistrino nel Comune di Citerna. Sono stati assolti i vertici dell’azienda e condannato un operaio a 2 anni e 6 mesi e al pagamento di 500mila euro per l’incendio che nell’aprile del 2011 mandò in fumo la fabbrica. L’incendio sarebbe scoppiato quando un operaio, di una ditta esterna per il montaggio di lastre di impermeabilizzazione in catrame sul tetto, fece cadere una bombola che innescò le fiamme. Secondo l’accusa l’operaio, di 58 anni, per negligenza e imperizia aveva “omesso di portarsi al seguito l’estintore a polvere e perciò, mentre era intento alla impermeabilizzazione delle travi mediante l’impiego di fiamma libera, non è stato in grado di sopprimere le fiamme che si erano sprigionate improvvisamente dal sottotetto”. La colpa sarebbe rinvenibile “nell’utilizzazione di pannelli non autoestinguenti in violazione delle pattuizioni contrattuali, dalla omessa vigilanza sulle effettive modalità esecutive e strumenti impiegati per la realizzazione delle opere da parte dell’operaio e dalla omessa consegna allo stesso di apposito estintore a polvere da sei chili, nonché negligenza, imprudenza, imperizia, inosservanza di leggi, relativamente alla redazione del piano operativo di sicurezza”. Adesso il processo è arrivato in Corte d’appello, dove sono stati sentiti i periti che hanno ricostruito la vicenda. Si torna in aula per la discussione e la sentenza a ottobre.
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