Eseguite in tutta Italia 22 perquisizioni nei confronti di giovani estremisti di destra

La Digos di Arezzo ha perquisito tre minori di 15,15 e 17 anni
Questa mattina, sin dalle prime luci dell’alba, in numerose città dell’Italia la Polizia di Stato ha dato esecuzione a 22 perquisizioni delegate dalle Procure della Repubblica presso i Tribunali per i Minorenni territorialmente competenti nei confronti di giovani tra i 13 e i 17 anni, evidenziatisi in contesti di matrice suprematista, accelerazionista, antagonista e jihadista.
Le perquisizioni sono state operate dalle DIGOS delle Questure interessate, in sinergia con gli omologhi Uffici distrettuali e con l’ausilio in taluni ambiti territoriali di personale delle Sezioni Operative per la Sicurezza Cibernetica, coordinate dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Tale risultato è stato il frutto di un’intensa attività di prevenzione e di acquisizioni d’intelligence, condivise in sede di Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo, riscontrate dagli sviluppi investigativi di indagini svolte nei confronti di minori perquisiti o tratti in arresto o evidenziatisi in contesti estremisti che hanno fatto emergere un progressivo innalzamento del coinvolgimento di minorenni in contesti di devianza e criminalità minorile in ambiti di eversione e terrorismo interno e internazionale.
L’attività operativa svolta ha interessato anche la provincia di Arezzo, nel cui ambito la Digos di Arezzo ha perquisito tre minori rispettivamente di 14 e 17 anni e un terzo, un 15 enne, residente nella provincia di Firenze, le cui condotte si sono evidenziate a seguito degli approfondimenti investigativi compiuti in relazione a diversi episodi di imbrattamento verificatisi lo scorso mese di marzo 2025 a San Giovanni Valdarno e che hanno permesso di appurare connotati dal tenore discriminatorio ed antisemita, contro l’ideologia antifascista e verso tutti coloro che non si identificano nella razza bianca.
Al riguardo, è emerso che un ruolo determinante in molti percorsi di radicalizzazione dei più giovani è svolto dal web, in ragione della facile accessibilità, della velocità e della riservatezza nello scambio dei messaggi, che ne fanno un vettore essenziale per la divulgazione di contenuti ai fini dell’indottrinamento, del proselitismo in chiave radicale e dell’addestramento.
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