Notizie Nazionali Cronaca

Fratelli d’Italia condannata in Tribunale sulla gestazione per altri

Dovrà risarcire una coppia di papà

Print Friendly and PDF

«Un’indebita interferenza nella sfera personale»: così la prima sezione civile del Tribunale di Roma, a firma della giudice Cecilia Pratesi, ha condannato Fratelli d’Italia a risarcire una famiglia omogenitoriale e a rifondere le spese processuali per l’uso della loro foto insieme al figlio neonato avuto grazie alla gestazione per altri (gpa). Tema tuttora al centro di una proposta di legge di FdI, all'esame della Camera, per rendere la gestazione per altri reato universale. Dopo un procedimento durato ben 7 anni, Frank e Rosario BJ Barone hanno finalmente ottenuto giustizia «per il danno loro cagionato».

La vicenda risale al 2016 quando il partito della premier Giorgia Meloni aveva realizzato una violenta campagna contro le unioni civili, accanendosi in particolare contro la gpa. A questo scopo, Fratelli d’Italia aveva utilizzato un’immagine che raffigurava la coppia canadese con il piccolo Milo appena nato: «Lui non potrà mai dire mamma», si leggeva nel manifesto elettorale. E ancora: «I diritti da difendere sono quelli del bambino».

L’immagine, coperta da copyright, pochi giorni dopo veniva pubblicata sull’account professionale della fotografa Lindsay Foster che l’aveva realizzata, accompagnata da una nota che sottolineava il rapporto di profondo amore e rispetto fra i padri e la donna gestante. A circa due anni di distanza, però, Fratelli d’Italia ha utilizzato l’immagine senza richiedere alcuna autorizzazione né all’autrice – detentrice dei relativi diritti – né ai soggetti ritratti (fra cui è, bene ricordare, c’è anche un minore).

La campagna, divenuta virale, è arrivata fino in Canada sotto gli occhi della coppia protagonista dello scatto, che ha deciso di rivolgersi agli avvocati Michele Giarratano e Cathy La Torre (nella foto) di Gay Lex per la tutela dei propri diritti. La Torre e Giarratano (coadiuvati dalla collega Stefania Gervasi) hanno deciso di occuparsi della vicenda «pro bono», cioè a titolo completamente gratuito, senza percepire alcun compenso. Le spese vive del procedimento, invece, sono state sostenute da Gay Lex, una rete di avvocati che offre consulenza e supporto per difendere i diritti delle persone lgbtq+, attraverso la campagna «Fai la causa giusta», quindi attraverso donazioni spontanee all’associazione.

Secondo il tribunale della Capitale, «l’immagine peraltro è particolarmente intima e ritrae un neonato, non riconoscibile ma potenzialmente identificabile come figlio dei due effigiati». Frank e Rosario BJ Barone, secondo la giudice Pratesi, «sono stati dunque destinatari di una illecita intromissione nella propria sfera personale, che ha leso il loro diritto alla tutela dell’immagine e della riservatezza, esponendo – senza il loro consenso – alla pubblica visione un momento di intimità familiare accompagnato dalla formulazione di un giudizio negativo».

Per il Tribunale di Roma, Fratelli d’Italia va condannata a risarcire la coppia per «il disagio per la diffusione di una immagine rivelatrice della loro intimità, la riprovazione espressa pubblicamente nei riguardi del loro stile di vita e della loro condizione familiare, il timore di essere oggetto di attenzione indesiderata nel caso si fossero recati in Italia».

Cathy La Torre, perché questa vittoria crea un precedente?
«Nel 2016 ho fondato insieme a Michele Giarratano Gay Lex. Per noi, come avvocati, era ovviamente importante sanzionare Fratelli d’Italia per il caso concreto e risarcire le vittime ma, come attivisti, volevamo dare un segnale forte affinché episodi del genere non debbano più verificarsi. In Italia non di rado accade che la giurisprudenza sia più innovativa del legislatore italiano. Questa sentenza non è rivolta soltanto al partito della premier ma a chiunque nel mondo della politica pensa di poter utilizzare le vite altrui calpestandone la dignità».

Stupisce che un’immagine così gioiosa, che ritrae l’istante della nascita di un bambino, possa diventare un’arma tanto dannosa.
«La fotografia in questione era stata volutamente realizzata nell’ambito di una campagna mediatica per un progetto a sostegno della “surrogacy”: una pratica diffusa e legale nel paese nordamericano. Non era un’immagine tossica ma lo è diventata grazie all’indecente slogan di Fratelli d’Italia. Uno slogan e un messaggio che oggettualizzano dei minori e delle donne consapevoli, presentando una realtà, una versione distorta di un processo di amore e solidarietà. Il problema è che il dibattito è molto confuso e volutamente a causa della politica: le persone non hanno chiara la differenza tra gestazione per altri e procreazione medicalmente assistita, non sanno se la gestazione per altri sia o meno in discussione nel nostro Paese, confondono i sistemi di procreazione e il tema dell’omogenitorialità, buttando tutto insieme nello stesso calderone».

La gestazione per altri è diventata la nuova pietra da scagliare contro la comunità lgbtq+. Quale strategia per una contronarrazione più aderente al vissuto reale delle persone?
«Si dovrebbe intanto ricordare che questo dibattito riguarda solo 5 mila famiglie in Italia: tante sono quelle che vanno all’estero per ricorrere alla gestazione per altri, e nel 90% dei casi sono coppie eterosessuali, reduci da percorsi anche molto sofferti. E poi basterebbe dare voce a chi quel percorso lo ha fatto. In particolare alle donne che hanno scelto di portare avanti una gravidanza per altri permettendo loro di autodeterminarsi e senza pretendere di decidere per le loro vite ed i loro corpi. Famiglia non è un insieme di persone legate da vincoli genetici, ma un luogo in cui ci si prende cura l'uno degli altri. L'associazione Famiglie Arcobaleno dice che “è l'amore che crea una famiglia”. È così, ma non basta: una famiglia ha bisogno anche di avere tutele. E le tutele devono arrivare dallo Stato, mentre invece questo Governo spinge a toglierle, decidendo quali siano le famiglie e i bambini meritevoli di salvaguardia, e quali no. È qualcosa di aberrante».

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
09/06/2023 19:02:56


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Cronaca

Morto Roberto Cavalli: i jeans e la stravaganza sexy per un successo mondiale >>>

Centrale di Suviana: la ricerca dei dispersi va avanti >>>

Recuperato un medaglione col volto di Federico da Montefeltro trafugato negli anni '70 >>>

Olive danneggiate e puzzolenti? Boom dell'olio deodorato: come viene prodotto e perché si diffonde >>>

Forte esplosione in una centrale idroelettrica a Suviana, sull'Appennino Bolognese: è strage >>>

Occhio alla mail dell'Agenzia delle Entrate: sei alert per difendersi dal phishing >>>

Ilaria Salis nuovamente in aula tenuta al guinzaglio. Negati i domiciliari, minacce agli avvocati >>>

Dopo l’attacco dell'Isis in Russia anche in Italia è scattata l'allerta terrorismo >>>

Sesso con l'ex marito, lei non vuole e lo evira: il gesto choc >>>

"È per l'inclusione". Annullata la festa del papà in un asilo di Roma >>>