Gioco sì, ma sano e creativo
Le iniziative dell’Asl Tse per il contrasto dei rischi legati al gioco d’azzardo
Ad Arezzo, i gruppi terapeutici di giocatori e familiari del SerD di Arezzo in collaborazione con il Centro di Aggregazione Sociale Fiorentina promuovono in mattinata l’incontro “Il cerchio magico” per condividere idee e giochi e riflettere sull’importanza della terapia di gruppo e dell’auto-aiuto per il superamento del gioco problematico;
- In Valdarno, il SerD Valdarno con il Patrocinio Città di Montevarchi propone alle h 15 “Qui si gioca… ma non d’azzardo” un incontro di sensibilizzazione sui rischi dell’azzardo con la possibilità in contemporanea di sperimentare tanti giochi in piazza grazie alle Associazioni del gruppo interistituzionale Zona Valdarno.
“Queste iniziative – Spiega il dottor Marco Becattini direttore dell’area delle dipendenze dell’Asl Tse-rientrano nel progetto “Non per azzardo, ma per vita”, il Piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo promosso dall’Area Dipartimentale Dipendenze dell’Azienda Usl Toscana Sud Est che prevede lo stanziamento di 842.208,68 euro per le tre province di Arezzo, Siena e Grosseto.
In un’ottica che concepisce il gioco patologico come un problema di salute pubblica- continua Becattini- il Piano dell’Asl Tse privilegia un approccio di rete e per questo prevede il coinvolgimento del territorio e delle sue principali Istituzioni. Il target è la popolazione generale, gli studenti, i gruppi giovanili informali che si muovono in aree di rischio, le comunità di stranieri e i migranti, i giocatori in trattamento e i loro familiari, le figure-chiave della comunità locale”
“Possiamo individuare tre principali aree di intervento- spiega la dottoressa Valentina Cocci, psicologa e psicoterapeuta responsabile della rete aziendale per il contrasto al gioco d’azzardo patologico- prevenzione e interventi di comunità, cura e riabilitazione, ricerca.
Tra le principali azioni di prevenzione rivolte agli studenti e ai docenti delle scuole medie inferiori e superiori, troviamo i Digital Live Talk, conferenze-spettacolo in streaming tenute da matematici sulle reali probabilità di vincita dei giochi d’azzardo”.
Le prime due conferenze si sono tenute il 18 maggio scorso coinvolgendo circa 400 ragazzi delle scuole aretine; ne sono previste altre ventitré che saranno attuate fino a dicembre 2023. In autunno inoltre è programmata sia ad Arezzo che a Grosseto una mostra-laboratorio che, attraverso l’allestimento di un tavolo verde, permetterà agli studenti di sperimentare i giochi, sfatare le credenze erronee sul gioco e l’illusione della vincita facile e riflettere sui principali meccanismi della dipendenza da gioco. Nel corso del nuovo anno scolastico sarà anche proposta l’apertura di uno spazio virtuale rivolto ad adolescenti e gestito da un gruppo di peer educator opportunamente supportati da psicologi per intercettare i bisogni dei ragazzi e offrire uno spazio di ascolto”.
Sempre rivolti agli adolescenti, con lo scopo di offrire spazi di socializzazione ai ragazzi a rischio di marginalità, verranno realizzati a partire da settembre prossimo i laboratori di “Human Library”, una biblioteca vivente sul gioco d’azzardo e sul gaming dove i ragazzi sperimenteranno il piacere di leggere o impersonare dei veri e propri “libri viventi”, e “I Cantieri del gioco e della Creatività”, laboratori espressivi, narrativi e formativi con promozione di attività ludiche e di aggregazione sana. Poiché il gioco, quando diventa una malattia, crea molteplici danni psicologici, sociali, economici, legali, il Piano di contrasto prevede delle azioni specifiche per dare risposte efficaci ai giocatori e ai loro familiari anche sul piano della cura e della riabilitazione quali l’inserimento dei giocatori in tirocini socio-lavorativi, l’apertura di uno sportello provinciale per consulenze gratuite legali e finanziarie, il rafforzamento dei gruppi di terapia per giocatori, il sostegno ai gruppi di auto-aiuto delle associazioni di volontariato, la realizzazione di percorsi laboratoriali teatrali. Infine, è prevista anche la collaborazione dell’Azienda Usl Toscana sud est con l’Università per promuovere percorsi di formazione rivolte alle reti territoriali e azioni di studio e di ricerca sui profili di personalità dei giocatori per migliorare la clinica dei Servizi.
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