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Agrigento è “Capitale della cultura 2025”, battute Aosta e Asti

Vince la città della Valle dei Templi, un gioiello tutelato dall’Unesco

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La città di Agrigento è stata proclamata Capitale italiana della Cultura 2025. La designazione è avvenuta oggi presso la Sala Spadolini del MiC. Le città candidate per l'edizione 2025 erano: Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant'Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L'Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). Presenti, oltre ai sindaci delle dieci città candidate, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il presidente della giuria Davide Maria Desario e i membri della Giuria Isabella Valente, Maria Luisa Catoni, Luisa Piacentini, Salvatore Adduce, Paolo Asti, Luca Brunese.

Le altre città candidate
Le altre 14 città che hanno presentato la domanda per il 2025 sono Aosta che ha partecipato con Aostæ Città Plurale, Assisi (Perugia) con Assisi. Creature e creatori, Asti con Dove si coltiva la cultura, Bagnoregio (Viterbo) con Essere Ponti, la Città metropolitana di Reggio Calabria con Locride 2025. Tutta un’altra storia, Enna con Enna 2025. Il mito nel cuore, Monte Sant’Angelo (Foggia) con Monte Sant’Angelo 2025: un monte in cammino, Orvieto (Terni) con Meta meraviglia la cultura che sconfina, Otranto (Lecce) con Otranto 2025. Mosaico di Culture, Peccioli (Pisa) con ValdEra Ora. L’arte di vivere insieme, Pescina (L’Aquila) con La cultura non spopola, Roccasecca (Frosinone) con Vocazioni. La cultura e la ricerca della felicità, Spoleto (Perugia) con La cultura genera energia e, infine, Sulmona (L’Aquila) con Cultura è metamorfosi. Dopo una prima scrematura iniziale, solo 10 città erano state scelte per la finale: Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). Le proposte delle singole città sono state presentate alla giuria il 27 e il 28 marzo a Palazzo Venezia, a Roma.

Le parole del sindaco alle altre città: «Facciamo rete»
«Grazie, grazie. Sono estremamente emozionato, ma al contempo orgoglioso per aver raggiunto questo traguardo e aver dato alla mia città, l’unica finalista siciliana, questo riconoscimento importante per lo sviluppo futuro della cultura, del turismo, dell'economia». Lo ha dichiarato il sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, prendendo la parola al ministero della Cultura a Roma alla presenza dei sindaci delle altre città candidate e della commissione. «Oggi non ha vinto Agrigento, non ha vinto la Sicilia, ma ha vinto l’Italia perché in questo momento storico e politico aver promosso questo dossier, il cui progetto è incentrato sui temi degli scambi culturali fra popoli, sull’accoglienza, sull'integrazione, sul dialogo, sulle relazioni delle diverse etnie del Mediterraneo, è stato un grande atto di coraggio e di estrema sensibilità della commissione e quindi di riflesso della classe dirigente nazionale» ha sottolineato Micciché. «Ho un desiderio, mi rivolgo ai miei colleghi, ai 9 sindaci delle città finaliste - ha aggiunto Micciché -, non lasciamoci oggi e ce ne andiamo a casa. Cerchiamo di creare una rete culturale turistica, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, creiamo la nazionale sportiva dove gli atleti non si conoscono o quasi, ma hanno tutti lo stesso obiettivo e tutti lo stesso spirito d'appartenenza: quello di essere italiani. Grazie».

Il dossier di Agrigento
Il Comune ha presentato il dossier per la candidatura di Agrigento a Capitale italiana della cultura per il 2025. Dopo mesi d’incontri curati dal sindaco Franco Miccichè e dal presidente del Consorzio Universitario Empedocle Nenè Mangiacavallo, lo staff di progettisti guidati da Roberto Albergoni ha fatto pervenire al ministero della Cultura il ricco elaborato dal titolo «Il sé, l’altro e la natura. relazioni e trasformazioni culturali». Un progetto culturale tra Agrigento, Lampedusa e i Comuni del territorio, che esplora l’armonia e i conflitti tra i 4 elementi di Empedocle (acqua, aria, terra e fuoco). 44 progetti di cui 17 internazionali per indagare le relazioni tra gli esseri umani in una prospettiva di pace con la natura.

Al tema dell’acqua sono dedicati 9 progetti di cui 6 internazionali. Questo comprende al suo interno progetti che hanno una forte connessione con il mare: dalla creazione di due nuove sale espositive del «Museo del Corallo», all’opportunità di scoprire in immersione l’isola Ferdinandea – sito straordinario noto per la singolare vicenda legata alla sua origine ed alla sua repentina scomparsa; dalla candidatura Unesco dei gesti dell’accoglienza, alla realizzazione di un laboratorio europeo per l’accoglienza dell’altro.

Al tema della terra sono dedicati 9 progetti, 3 internazionali. I progetti legati alla terra hanno un forte legame con il territorio, ci raccontano gli aromi, i profumi, le coltivazioni e i sapori; ci raccontano i minerali, i giardini e le produzioni di vino e olio; ma anche i frastuoni della terra e gli interventi artistici per contrastarli, il network delle città speciali del mondo e la ri-educazione al riciclo dei rifiuti.

Al tema dell’Aria sono dedicati 12 progetti, 3 internazionali. L’elemento dell’aria si rappresenta attraverso il network e le connessioni, siano esse fisiche, come la ripresa del treno storico, siano esse digitali, come la creazione di videogiochi tematici o come la necessità sempre più impellente della digitalizzazione degli archivi storici per conservare e non disperdere un enorme patrimonio.

Cosa si ottiene vincendo il titolo
Una volta nominata Capitale della cultura, la città vincitrice ottiene un contributo statale di un milione di euro che dovrà impiegare nella valorizzare e nell'esaltazione delle sue qualità e delle caratteristiche anche attraverso iniziative e manifestazioni culturali dedicate ai cittadini e ai visitatori per un anno intero.
Quando è stato istituito 
Nel 2014 Matera è stata nominata Capitale europea della cultura per l'anno 2019. Grazie al loro impegno nei progetti proposti, le 6 finaliste - Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena - erano state nominate Capitali italiane della cultura per il 2015. In seguito, la competizione annuale è stata introdotta a partire dal 2016. Oltre a quelle relative all'anno 2015, le città che finora si sono aggiudicate il titolo sono Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 e nel 2021, Procida nel 2022, Bergamo e Brescia nel 2023 e Pesaro nel 2024.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
31/03/2023 19:12:28


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