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“Vogliamo rompere un tabù, anche le mamme hanno il diritto al piacere”

Così Control Italia lancia sui social la campagna pubblicitaria vietata sui cartelloni

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Partorire con dolore va bene, darsi piacere invece no. Vanno bene fiori, cioccolatini, profumi, qualsiasi cosa. Accostare l’idea della festa della mamma a quella della masturbazione? No, non si può fare. Per qualcuno insomma le mamme non cercano piacere, non conoscono l’orgasmo, non lo desiderano. Non ci azzeccano nulla, anzi: regalare un vibratore a una mamma è contro il pudore. E non importa che a regalarlo non debba essere la figliola o il figliolo, ma magari il compagno o la compagna. L’amica o l’amico, la nuora, la zia, magari pure i figli, che di norma non restano per sempre infanti. E così Control Italia decide di lanciare sui suoi canali social la pubblicità «che non vedremo sui cartelloni pubblicitari».

«Questa affissione non è mai uscita e il motivo non vi piacerà. Per la Festa della mamma volevamo rompere un tabù che da troppo tempo esiste e dire a chiare lettere che, sì, anche le mamme possono provare piacere. Ma proprio come dice il nostro messaggio, l’immagine stereotipata e anacronistica della mamma non si tocca, tanto che la nostra campagna non si può promuovere sui canali social e non è potuta diventare una vera affissione. Noi abbiamo deciso di farla uscire lo stesso, amplificandola attraverso il media più importante: le persone. Se anche voi credete che il piacere sia un diritto di tutti, condividete. Una società senza pregiudizi è il miglior regalo che possiamo fare a tutte le mamme».

Che quello alla sessualità sia un diritto, che sta dentro all’idea più ampia del diritto alla salute, può parere una banalità. Che la pubblicità di Control Italia, proprio come le pubblicità di qualsiasi altro cioccolatino, pensiero e regalino faccia il suo lavoro di pubblicità, cioè vendere un prodotto, pure. Ma accostare la mamma al sesso e al piacere pare ancora spinoso e disturbante.

Sui social le critiche sul “naturale pudore”

La pubblicità di Control Italia è stata condivisa e commentata molto sui social da due schieramenti opposti. Chi non ci vede niente di male, anzi li ringrazia. E chi invece si indigna, appellandosi al «natural pudore». «L'obiettivo non è tanto far acquistare i sex toys ai figli o alle figlie per le madri – rispondono su Facebook -, sappiamo anche noi che potrebbe essere poco naturale (anche se non ci sentiamo assolutamente di escluderlo). Il nostro obiettivo è più quello di rompere dei tabù sull'idea che ci facciamo delle mamme e dare loro voce in una nuova conversazione».

Tra i volti reclutati per la campagna pubblicitaria di Control Italia c’è anche la giornalista televisiva Giovanna Nina Palmieri, de Le Iene. «Sono anni che cerco di abbattere i tabù legati al sesso e al piacere e a divulgare nel mio piccolo un’educazione sana, attena e esplicita alla sessualità – scrive su Instagram -. Per questo quando Control Italia mi ha chiesto di partecipare a questa campagna social che nelle città italiane non avrebbe trovato spazio, ho detto “ci sono” E per la festa della mamma mi sono regalata un nuovo aggeggino che mi accompagnerà nei miei viaggi (in tutti i sensi) in solitaria».

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
10/05/2023 06:00:35


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