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Siglata la convenzione tra tre poli museali dell'Alta Valle del Tevere

Ci sono il Museo di San Francesco a Montone, la Pinacoteca Tifernate e Garavelle

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Il Museo Comunale San Francesco di Montone, la Pinacoteca Comunale di Città di Castello e il Polo Museale Garavelle - Centro delle Tradizioni Popolari e Museo Malacologico Malakos di Città di Castello, saranno uniti da una convenzione legata ai biglietti d’ingresso presso i propri spazi museali. A tutti i possessori del biglietto intero, acquistato presso uno degli spazi museali, verrà riconosciuta la tariffa ridotta per l’ingresso all’altra sede museale; una nuova modalità di intessere e diffondere fruizione e turismo in Alta Valle del Tevere.

Sono coinvolti:

L’ex complesso francescano di Montone composto dalla chiesa di San Francesco e dall’ex convento, oggi Pinacoteca Comunale, al piano di sopra. In questo complesso museale, in un contesto trecentesco perfettamente conservato, regna un passato medievale di cui il nucleo centrale è rappresentato proprio dalla chiesa, che conserva al suo interno numerosi lacerti di affreschi per gran parte a carattere votivo e realizzati prevalentemente tra la metà del 1300 e il tardo 1500. La Pinacoteca Comunale  è sede di numerosi opere mobili provenienti da edifici storici e religiosi di Montone. Il museo è l’espressione della storia del borgo medievale, delle sue committenze, dei suoi personaggi, come il capitano di ventura Braccio Fortebraccio, e delle tante vicissitudini in cui Montone è stata protagonista, ripercorribili attraverso i vari aspetti storico- artistici.

La Pinacoteca Comunale di Città di Castello, è situata nel cinquecentesco Palazzo Vitelli alla Cannoniera, costruito in tempi diversi; l’edificio assunse il definitivo aspetto nella prima metà del cinquecento e fu così denominato per la vicinanza di una fonderia o deposito di cannoni. Il Palazzo, nobile dimora rinascimentale, venne edificato in occasione delle nozze di Alessandro Vitelli e Angela Paola dei Rossi di San Secondo Parmense. Riccamente affrescato, è caratterizzato dalla decorazione della facciata che guarda il giardino meraviglioso.  La collezione d’opere qui conservata è, per importanza, seconda in Umbria soltanto alla Galleria Nazionale di Perugia: infatti tanti sono i nomi di artisti che hanno permesso il suo abbellimento e che rappresentano considerevoli esempi di pittura rinascimentale e manierista, come i primi lavori di Raffaello Sanzio e Luca Signorelli.

Il Polo Museale Garavelle - Centro delle Tradizioni Popolari e Museo Malacologico Malakos, località Garavelle, a Città di Castello, ospita la più grande raccolta malacologica privata in Europa.​ Il percorso espositivo è progettato come un viaggio esplorativo del mondo attraverso le conchiglie di tutti i mari. Di particolare interesse è inoltre una ricostruzione di una barriera corallina, composta da materiali provenienti dai sequestri del corpo forestale dello stato, con specie endemiche, rare ed a rischio di estinzione. Fervente è certamente l’attività didattica svolta e rivolta a tutte le fasce di età. Il Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle è stato istituito per volontà della Regione Umbria nel 1974 per la salvaguardia della cultura popolare e dell’artigianato. Questo Centro rappresenta uno spaccato di vita contadina dove tutti gli oggetti e gli strumenti, collocati nel luogo dove erano generalmente usati, rivivono la loro “storia”: la bottega del fabbro, le stalle, la cantina, e poi ancora la grande cucina con il focolare e gli oggetti di uso quotidiano, la camera da letto e la grande soffitta. Questo museo restituisce una precisa immagine delle condizioni sociali di vita del passato e tutto rivive secondo la tradizione popolare. ​

Redazione
© Riproduzione riservata
26/03/2023 17:32:56


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