Luigino Sarti: come manchi alla politica di Sansepolcro

Sono passati 10 anni dalla morte di Luigino Sarti, il sindaco di Sansepolcro più amato dai biturgensi. Quando ci ha lasciato aveva solo 68 anni, ma quanta nostalgia per il “cavallo di razza” della politica locale, che anche da pensionato continuava a coltivare questa passione. Quando Luigino parlava di politica riusciva sempre ad affascinare e istruire, avendo la lucida capacità di inquadrare per filo e per segno ogni mossa nel contesto di una ben delineata strategia....quanta nostalgia per questo tipo di politica, dei fatti e non delle chiacchiere. Negli ultimi anni della sua vita, veniva quasi settimanalmente a trovarmi in ufficio e se anche eravamo lontani politicamente su alcune tematiche era sempre un piacere scambiare idee e progetti con lui: le persone intelligenti mi hanno sempre affascinato. Anche se devo dire che non é mai riuscito a "trascinarmi" nei suoi sogni e progetti di una politica diversa per Sansepolcro, ma con il segno del poi forse ho sbagliato. Socialista da sempre, aveva in ultimo “sposato” la causa del Partito Democratico (anche se i progetti “trasversali” gli sono sempre piaciuti) e sono sicuro che qualche buona “dritta” avrebbe potuto darla in un momento di palese sbandamento come è quello attuale di questo partito. Me lo ricordo come sindaco di Monterchi prima e di Sansepolcro poi, con la parentesi di presidente della Comunità Montana in mezzo alle due da primo cittadino, ma soprattutto restano ancora impresse di lui sia la indubbia caratura di politico (specie adesso che il livello del confronto mi sembra enormemente sceso), sia la profonda intelligenza di uomo libero, cioè di uomo che pensava, che agiva e che probabilmente talvolta sbagliava, ma adoperando sempre il proprio cervello. Luigino ci manca come amico, come uomo…ma soprattutto come politico!