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Mondo Politica: intervista ad Andrea Ferroni segretario di Rifondazione Comunista di Perugia
La finanziaria del governo Meloni è davvero una sciagura per la Regione Umbria
Un giovane segretario per la federazione perugina di Rifondazione Comunista. È Andrea Ferroni, 32 anni, eletto nel marzo del 2021, che ricopre anche la carica di consigliere comunale di opposizione a Torgiano ed è portavoce nazionale dei Giovani Comunisti.
Ferroni, proprio qualche giorno prima di Natale, Lei e il suo collega Lorenzo Carletti di Terni siete usciti con una nota dai toni piuttosto decisi: la manovra finanziaria del governo Meloni è una sciagura per l’Umbria e per l’Italia. Vale anche per ciò che riguarda il caro energia?
“Certo, la finanziaria del governo Meloni è davvero una sciagura per la nostra regione, che va a sommarsi a quella di avere un governo regionale che niente sta facendo contro l'allargamento delle povertà e che sta gettando nel caos la sanità pubblica umbra. Il governo nazionale ha avuto tutto il tempo per tornare a favorire i condoni, per tagliare su scuola e sanità e per schierarsi contro i poveri. Sul caro energia, invece, sta riuscendo nell'impresa di fare peggio di Draghi: non solo non ha "sterilizzato" le accise sui carburanti, come promesso in campagna elettorale, ma non ha nemmeno mosso un dito nei confronti dell'extra gettito delle aziende energetiche per reperire le risorse necessarie al contenimento della speculazione. Risultato? A pagare sono sempre i soliti noti”.
Quando Lei, nel febbraio del 2022, è stato confermato segretario provinciale di Rifondazione, ha detto che la priorità sarebbe stata la riorganizzazione del partito sui territori. È un’operazione che sta andando in porto?
“Stiamo riorganizzando il partito innanzitutto perchè, nonostante le difficoltà che stiamo attraversando sul livello nazionale, Rifondazione Comunista può ancora contare nella provincia di Perugia su una buona presenza territoriale. La nuova segreteria provinciale – composta da Beatrice Ramadori, Franco Cesario, Simona Branchinelli e Andrea Guerrieri - è già al lavoro e prevediamo di svolgere presto una conferenza provinciale di organizzazione per rilanciare il nostro lavoro politico. Voglio ringraziare ancora una volta le compagne e i compagni del Comitato Politico Federale per il consenso accordato alla proposta di segreteria provinciale. Si tratta di un nuovo gruppo dirigente, che tanto ha lavorato sul piano del radicamento territoriale e sociale. Il nostro primo compito sarà quello di svolgere una conferenza di organizzazione per rilanciare il lavoro politico del nostro partito sui territori. Ci serve un'organizzazione capace però di cogliere e favorire il nostro principale obiettivo politico dei prossimi mesi: quello di costruire un nuovo sistema di alleanze per lanciare un'alternativa credibile al governo delle destre. Per questo, abbiamo già proposto al Movimento 5 Stelle e all'alleanza Verdi/Sinistra di partire con una mobilitazione unitaria a difesa della sanità pubblica umbra”.
Quali sono, oggi, i motivi che giustificano il ruolo della sinistra autentica all’interno della società, dal momento che per molti si tratterebbe di una ideologia oramai superata?
“Il nostro ruolo nella società di oggi è intanto quello di partire da un'analisi attenta dei fatti nuovi che si sono prodotti sul terreno politico: nascita di un governo guidato da eredi del Movimento Sociale Italiano, rottura del campo largo del centrosinistra e nuovo ruolo “progressista” del Movimento 5 Stelle. La nostra è sicuramente una sinistra radicale, ma non settaria, tantomeno ideologica. Per questo, lavoriamo per dare un’espressione politica alla contrarietà alla guerra e all’emergenza sociale. Vogliamo insomma far parte di un'iniziativa politica più generale per produrre un'opposizione efficace e una concreta proposta di alternativa a difesa degli interessi popolari”.
Tre anni abbondanti di governo Tesei: il centrodestra ha saputo giocare al meglio, in Umbria, la grande opportunità costruita con la vittoria elettorale?
“Quella che lei chiama "grande opportunità" dal nostro punto di vista si è trasformata - come abbiamo già detto - in una sciagura. La sanità pubblica è nel caos, la crisi economica strutturale è confermata, ad aumentare sono solo i contratti precari, non è stata minimamente affrontata la grande questione dell'indice di non autosufficienza degli anziani; non solo: i giovani se ne vanno, sono stati attaccati i diritti e sull'ambiente sono state riproposte politiche come quelle dell'uso del combustibile solido secondario (Css) per la chiusura del ciclo dei rifiuti, che consideriamo del tutto sbagliate. Un disastro. E il governo Tesei, dopo tre anni, non può più davvero attribuire le responsabilità di questa situazione a nessun'altro che non sia la propria maggioranza. Detto ciò, però, non basta sottolineare questi aspetti per evitare le destre al governo e per riconquistare consenso. Noi pensiamo che occorra una nuova proposta di governo per l'Umbria che pratichi oggi l’opposizione per costruire domani l'alternativa. Contro Tesei, contro Meloni".
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