Scholz: piano da 200 miliardi contro il caro gas in Germania

Il cancelliere ha dichiarato che riattiverà un fondo di stabilizzazione economica
Un accordo per un tetto al prezzo del gas diretto a consumatori privati e imprese tedesche finanziato con un fondo di crisi da 200 miliardi di euro: è questo quanto annunciato in conferenza stampa a Berlino oggi dal cancelliere Olaf Scholz, il ministro dell'Economia e Clima Rober Habeck e il ministro delle Finanze Christian Lindner. Il fondo, finanziato con prestiti, renderà possibile un tetto al prezzo di elettricità – già annunciato in precedenza - e ora anche un tetto al gas. Non solo, il fondo di crisi permetterà di evitare che entri in vigore il primo ottobre la contestata misura del contributo aggiuntivo sul gas, la cosiddetta Gasumlage. Il contributo era stato proposto in luglio dal governo per sostenere e suddividere i costi del salvataggio del colosso dell'energia Uniper. La misura, che vedeva aumentare il costo complessivo di una bolletta del gas già in crescita, era stata criticata duramente dalle opposizioni. Questo fondo permettere di tornare indietro, evitare l'introduzione del gasumlage e al tempo stesso rassicurare i cittadini della prossima entrata in vigore di misure di sostegno sui costi gas ed elettricità. Quali siano in concreto le misure proposte è presto per dirlo, le soluzioni sono affidate ad una commissione di esperti attualmente al lavoro. “I prezzi sono alti” per l'energia “e il presso del gas deve andare giù”, ha detto il cancelliere Scholz. “La Russia usa la sua energia come arma” e “al più tardi con la distruzione della pipeline del Baltico è prevedibile che non verrà più fornito gas dalla Russia” ha detto Scholz “ma siamo ben preparati a questa situazione”.
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