Notizie Nazionali Politica

Di Maio “Subito un decreto per finanziare l’80% delle bollette alle imprese fino a fine anno”

Su Berlusconi: “Vuole buttare giù Mattarella”. Conte? “I Cinquestelle non esistono più”

Print Friendly and PDF

Un decreto di emergenza per pagare l’80 per cento delle bollette alle imprese fino a fine anno. E’ il piano – se sarà al governo – di Impegno Civico e del suo leader, Luigi Di Maio, intervistato dal direttore de La Stampa, Massimo Giannini, a 30 minuti al Massimo. Un taglia-bollette del valore di circa 13,5 miliardi di euro, possibile «senza scostamento di bilancio che significherebbe debito, ma reinvestendo dalla crescita del Paese». Tanto per cominciare: «Tutti gli extra-gettiti che provengono dalla speculazione e dagli aumenti dell'energia devono essere necessariamente reinvestiti in famiglie ed imprese».

Ma sul prezzo del gas, «l’Europa deve agire insieme, se l'Ue mettesse un tetto massimo di 80 euro per megawattora, Putin avrebbe meno soldi per finanziare la guerra». Per questo motivo «il leader della Lega Salvini non lo vuole, perché sono soldi che vanno a Putin». Salvini che «prima ha buttato giù Draghi e adesso che ha capito di averla fatta grossa e non è in grado di risolvere il problema lo invoca». Salvini prosegue Di Maio – «ci porta in braccio a Putin», e per questo il leader di Impegno Civico rilancia la necessità di una inchiesta parlamentare «per verificare legami economici e politici tra partiti e Russia. Perché se qualcuno ci porta nelle braccia di un’autocrazia abbiamo un problema enorme, e alle famiglie andrà peggio»

Le prospettive per i prossimi mesi – «dopo un agosto surreale» – sono sempre più pesanti: «Stiamo andando verso un autunno che, per via del ricatto di Putin e del tetto massimo al prezzo del gas che l'Europa non ha ancora approvato, porterà ulteriori aumenti».

La campagna elettorale
Sul futuro politico del nostro Paese, «se la destra tornerà al governo e dovessimo avere il “trio sfascia-conti” di Meloni, Salvini e Berlusconi – è convinto Di Maio - chiederanno al massimo entro un anno a Draghi di tornare per rimettere a posto quello che avranno sfasciato». Draghi che, chiarisce comunque il ministro degli Esteri, Impegno Civico è pronto a sostenere come nuovo capo del governo. «Già in queste ore vediamo il centrodestra che potremmo avere al governo: caotici, senza una linea unica e con proposte volte solo a creare più debito per gli italiani».

Il presidenzialismo voluto da Giorgia Meloni? «Non è la soluzione per l’Italia, perché tutte le volte che è stato chiesto agli italiani se intendevano affidare i poteri in capo a una persona il risultato dei referendum è stato negativo. Se venisse approvata una riforma in cui si mette tutto in mano a uno solo e si toglie potere al Parlamento sarebbe un sovvertimento». La verità, secondo Di Maio, è che «qui gira tutto intorno a Berlusconi che ha proposto il presidenzialismo e vuole andare a fare il presidente del Senato».  

Conte «è inutile che faccia promesse: chi fa cadere il governo per i sondaggi lo farà sempre, non è affidabile». Il futuro del M5S? «Il Movimento non c'è più, è il partito di Conte, di quelli che lo hanno visto nascere non c'è rimasto più nessuno». E il garante Grillo «si è accorto che Conte sta sfasciando il Movimento e infatti non parla e non sta partecipando alla campagna elettorale. Non gli ha concesso di mettere il nome nel simbolo, non gli ha concesso la deroga alla regola del doppio mandato che Conte voleva per salvare i suoi».

L’ex premier, «come Calenda, si è isolato». Il caso di Calenda, in particolare, «è eclatante: io sono stato zitto perché pensavo che tutti dovessimo unirci, mentre lui ha fatto l'accordo e poi lo ha disfatto».

Al direttore de La Stampa che ricorda l’amicizia con Di Battista che ora o attacca, il leader di Impegno Civico risponde secco: «È iscritto al partito di tutti quelli che vomitano il loro odio nei miei confronti. Ci sono tutti, è in buona compagnia di Salvini, Meloni e Calenda. Io e lui siamo andati agli antipodi in questi anni, ma lui usa turpiloqui contro di me, e io non voglio restituire la stessa moneta».

Con Enrico Letta e il Pd «abbiamo lavorato insieme in crisi inedite e abbiamo imparato a fidarci l'uno dell'altro». Sottolinea Di Maio: «Mi fido di Letta, è una persona che ha mantenuto gli impegni da quando abbiamo costruito questa coalizione. Noi come Impegno Civico siamo la parte moderata di una coalizione progressista che può fare un ottimo risultato. L’unica coalizione che può opporsi al leader della Lega presidente del Consiglio e a Berlusconi del Senato è quella progressista di cui facciamo parte. Gli italiani in questi giorni si stanno rendendo conto di quello che hanno combinato coloro che hanno fatto cadere il governo».

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
29/08/2022 14:34:04


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Politica

Prodi affonda la Schlein: "La sua candidatura è una ferita alla democrazia" >>>

Salis candidata per le Europee: la conferma di Bonelli e Fratoianni >>>

Giorgia Meloni tra i leader più influenti del mondo >>>

I banchi a rotelle della Azzolina? Pagati 150 euro l'uno, svenduti a un euro >>>

Bossi boccia Salvini: "Alla Lega serve un nuovo leader " La replica: "Abituato alle sue critiche" >>>

Compleanno della Lega tra tanti mal di pancia e l'assalto di Forza Nord >>>

Puglia, M5S esce da giunta Emiliano. Conte: "Non possiamo chiudere gli occhi" >>>

Bari, per salvare il campo largo spunta pure l'ipotesi Vendola >>>

"Hai debuttato a Palazzo Chigi, non sai cos'è la militanza". Schlein a muso duro contro Conte >>>

Ricostruzione Castelluccio di Norcia, firmato il contratto d’appalto >>>