Opinionisti Andrea Pichi Graziani
Lo vogliamo risolvere questo problema?
Un pò di riconoscenza forse ce la meritiamo
Questa volta, ringraziando questa testata per lo spazio che mi riserva, voglio portare a conoscenza un mio problema che si trascina ormai da anni e che spero possa essere risolto da persone che amano Sansepolcro e che capiscono gli sforzi fatti dalla mia famiglia per la Città di Piero. La lettera pubblicata come vedete risale al lontano 2012, a oggi il problema é rimasto, anzi si é amplificato.
Sansepolcro 27,Maggio 2012
Egregio Signor Sindaco,
vogliamo rivolgerci a Lei, per manifestare alcune considerazioni che ci toccano particolarmente. L'avvenimento della visita del Santo Padre ha reso evidente come l'aviosuperficie di Palazzolo, si sia dimostrata una infrastruttura estremamente preziosa per tutta la popolazione di Sansepolcro oltre che per l'intera vallata. Non sono infatti molti i paesi che avrebbero potuto accogliere un dispiegamento di mezzi aerei come si è potuto vedere il 13 Maggio. Le condizioni climatiche infauste che hanno reso impossibile l'atterraggio in altri luoghi, non lo hanno impedito a Sansepolcro dove anche grazie all'impianto di illuminazione assolutamente all'avanguardia, di cui è dotata la pista, tutto si è svolto con efficienza.
Questa infrastruttura è nata più di venti anni fa, per una idea assolutamente libera ed originale, privata per gli oneri perché fatta e mantenuta con il lavoro della nostra famiglia (mai abbiamo avuto contributi da nessuno, né facilitazioni di nessun genere) pubblica per l'utilizzo (mai nessuno ha pagato per atterrare o per manifestazioni aeree).
Piuttosto non nascondiamo di esserci sentiti ignorati a volte addirittura osteggiati dalla comunità cittadina ed anche dalle istituzioni locali, come nel caso della costruzione dell' elisuperficie della protezione civile, quella sì pagata con soldi pubblici avvenuta quando c'era già la nostra struttura ben più efficiente, tanto è vero che il Santo Padre è atterrato a Palazzolo perché l'impianto è stato giudicato più adeguato.
Ora veniamo al punto della nostra lettera, secondo noi l'aviosuperficie di Palazzolo, che non è costata una lira prima né un euro poi alla cittadinanza, è bensì un bene prezioso per tutti e le autorità municipali, in quanto rappresentanti della popolazione dovrebbero a nostro avviso farsi carico della difesa di questo che è di fatto un bene comune.
Bene che ha permesso e che potrebbe continuare a permettere lo svolgersi di eventi come la manifestazione aerea della pattuglia acrobatica francese svoltasi nell'agosto del 2011, o i ritrovi che si svolgono ogni primo maggio da più di venti anni e tante altre occasioni che hanno dato visibilità a Sansepolcro in maniera molto concreta. Tutta la gente che è atterrata a Palazzolo, non ha pagato l'atterraggio, ma ha visitato i nostri musei, le nostre piazze, ha mangiato e dormito nei ristoranti ed alberghi di Sansepolcro, in una parola ha incrementato l'economia di tutto il paese, non della famiglia Pichi Graziani.
Ora ci vengono richiesti 50'000 euro circa di ICI pregressa, perché lo scorso anno abbiamo accatastato l'aviosuperficie come infrastruttura aeronautica per consentire l'illuminazione e l'atterraggio notturno dell'eliambulanza, invece di lasciarla nella classificazione dei terreni agricoli come altri hanno fatto in Italia evitando così oneri fiscali.
Ci troviamo davanti ad un assurdo: viene dichiarato immobile fantasma un campo di 70'000 metri quadri (l'intera estensione della pista) come se fosse un edificio commerciale. L'hangar e la torre di controllo sono prefabbricati amovibili senza bisogno di fondamenta e sono accatastate come strutture aeroportuali.
Sappiamo che le somme richieste sono dedotte dalla revisione catastale di cui voi non siete responsabili, ma che avete anche la possibilità di applicarle o no, siamo tuttavia certi che potreste battervi insieme a noi con gli organi competenti affinché si possa far capire l'importanza pubblica, e sottolineiamo pubblica, di questa struttura, e la mancanza di sfruttamento commerciale da parte nostra come privati.
Le nostre attuali condizioni economiche, anche in seguito alla grave crisi, sono enormemente cambiate in peggio rispetto agli anni passati, e la nostra famiglia si trova assolutamente impossibilitata a pagare questa ulteriore cifra.
Gli sforzi fatti nel passato, il lavoro entusiasta e gratuito, fatto per mantenere questa struttura, di cui ha beneficiato ed ancora potrebbe godere tutta la cittadinanza sembrano vani.
Aiutateci a far sì che non si debba pagare questa tassa iniqua e dateci appoggio concreto nella valorizzazione di un’infrastruttura che può essere fondamentale per lo sviluppo economico della nostra vallata, proprio ripartendo dal millennio della città, come anche il Santo Padre ha richiamato in piazza Torre di Berta “Abbiate il coraggio di osare !”. Noi più di venti anni fa l'abbiamo fatto creando la pista, ora lo chiediamo anche a voi come autorità cittadina.
Con l’occasione porgiamo
Distinti saluti.
Andrea Pichi Graziani
Andrea Pichi Graziani
Andrea Pichi Graziani - Nato e vissuto a Sansepolcro, da sempre è un amate del buon vivere. Nella vita, oltre alla famiglia, tre sono i grandi amori: il primo è per l’Italia, gli altri due sono la cura degli spazi verdi e il fumo lento. Consulente aziendale è referente nazionale per i tappeti erbosi ad uso aeronautico, nel 1988 si specializza in fitopatologia del tappeto erboso e nel 1990 nel restauro e conduzione parchi e giardini storici. Attualmente riveste l’incarico di Brand Ambassador nell’azienda della Valtiberina CTS.
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.
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