Limite di velocità a 5 km/h per i ciclisti e 10 per moto e ciclomotori in Valtiberina

Decisione della Provincia di Arezzo: "non ci sono soldi per la manutenzione delle strade"
Strade di montagna dissestate, risorse scarse e la Provincia di Arezzo istituisce un limite di velocità a 5 km / h per i ciclisti, 10 per moto e ciclomotori. E 'questa la risposta ai tanti appassionati delle due ruote in Valtiberina che oramai da un paio di settimane hanno notato dei curiosi cartelli. Un limite di velocità davvero irrisorio, quasi impossibile da rispettare: tutto ciò si aggiunge pure la scritta “a passo d'uomo”, addirittura in lingua inglese. Sono diverse le arterie interessate da questi cartelli - ovviamente tutte di competenza provinciale - distribuite tra Badia Tedalda, Pieve Santo Stefano e Sestino. L'enigma è ben presto risolto interpellando Angiolino Piomboni, consigliere delegato alla viabilità della Provincia di Arezzo. “Le risorse a nostra disposizione per gli asfalti sono davvero poche: pensate che sono circa 2 milioni di euro le entrate destinate alla manutenzione per circa 1200 chilometri di strade asfaltate. Ci sono strade che hanno un traffico medio giornaliero sostenuto e altre irrisorio: siamo stati costretti a sacrificare un tipo di utenza, seppure è una forma di tutela anche loro; una sensibilizzazione a centauri e ciclisti ad andare piano poiché il fondo stradale non versa in ottimo stato e soprattutto presenta delle fessure longitudinali pericolose. L’installazione di questo tipo di cartello non rappresenta ne una cattiveria e ne tantomeno negligenza, ma in questo momento non ci sono le risorse necessarie per intervenire. E’ una situazione temporanea, ma al tempo stesso anche di tutela doppia sia nei confronti dell’utente che dell’ente – aggiunge il consigliere Piomboni – la provincia di Arezzo ha provveduto a installare dei limiti di velocità, ma altre province confinanti hanno proprio messo il divieto di transito. Una decisione presa senza far torto ai ciclisti: sono circa 30 i chilometri di viabilità interessati da questi limiti, tutte strade di montagna con bassi tassi di traffico giornaliero. Una posizione anche per sensibilizzare il Governo centrale a mettere a disposizione maggiori risorse”. Ma il consigliere delegato alla viabilità annuncia subito i primi interventi in Valtiberina. “Lungo la Sp50 per esempio, la strada che da Pieve Santo Stefano conduce al Passo di Viamaggio – sottolinea – già nel 2020 prenderanno il via degli interventi di sistemazione degli asfalti, i quali proseguiranno anche per il 2021”. E poi conclude. “La volontà certamente è quella di toglierli il prima possibile: questo significherebbe che ci sono risorse a disposizione per sistemare il piano stradale”. Una situazione particolare quella che si è creata, soprattutto in un momento in cui la Valtiberina punta molto sul turismo lento. Avere un limite di velocità a 5 km / h per una bicicletta equivale a dire di andare a piedi. Chiaramente ci sono anche delle tasse come previsto dal codice della strada per coloro che non rispettano il limite imposto. Attenzione appassionati delle due ruote.
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