Opinionisti Andrea Pichi Graziani

Il Tappeto erboso di casa

Consigli per un prato perfetto

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Quasi tutti i giardini hanno un fazzoletto di prato. In molti casi è la parte più importante del giardino e ne costituisce il centro, richiedendo molte ore di lavoro per falciature, rifiniture e fertilizzazione.

Ma anche se la definizione più adatta per il vostro prato è "erba", ed è solo una superficie che collega aiuole e bordure, o un posto in cui giocano i bambini e voi prendete il sole, può essere tenuto in perfetto stato con pochi accorgimenti.

Anche se scegliete con cura il manto erboso o i semi, se non lo curate il prato rimarrà brullo.

Usando il prato come luogo di passaggio o in cui giocano i bambini non solo si consuma l'erba, ma il suolo sottostante può compattarsi, rendendo difficile la crescita dell’erba.

Aerate il prato e, se necessario, sostituite le parti consumate con altre superfici; un esempio calzante è per l’area gioco dei bimbi utilizzare una corteccia arrotondata di qualità dove, sono più sicuri, assorbono meglio gli urti e tendono a non scivolare quando piove o c’è umidità.

 Le parti del prato calpestate spesso possono essere molto consumate, una soluzione consiste nel creare un percorso lastricato. In un Parco, anni fa, chiesi al progettista come avesse avuto l’idea di tracciare i sentieri in quella maniera, mi rispose che utilizzò il suo cane!! Quindi, se avete parti consumate dal passaggio dei vostri Amici pelosi, sistemate i sassi con cui volete pavimentare appena al di sotto del livello del suolo. per non intralciare le lame del tosaerba, collocandoli su uno strato di sabbia, sono più semplici da manovrare.

Se la zona molto consunta è  ampia, potreste creare una superficie solida per un sentiero o un patio: sarà meno sdrucciolevole e pericolosa di un prato brullo.

Se il manto erboso viene usato come passaggio, il terreno si compatta. La cosa da fare più semplice è di utilizzare un forcone, infilando i rebbi a 10 centimetri nel suolo, avendo cura, nell’estrazione di muovere avanti ed indietro il manico, ottenendo un foro di maggiori dimensioni che accelererà lo scambio gassoso.

Lo scolorimento del manto erboso può derivare da diversi fattori, spesso basta anche la sola manutenzione delle lame del tosaerba, infatti che sia elettrico o a motore, non è altro che una lama che girando, “strappa”, le parti superiori delle piantine, personalmente prediligo la classica macchina elicoidale, che avendo una controlama si comporta come un paio di forbici. Tra l’altro, quando si fa il pieno di benzina al tosaerba, state attenti, perché non solo sprecate ed inquinate, ma le macchie poi si vedono e riconoscono bene!!

Un’altra motivazione è che l’altezza di taglio varia con la temperatura, se in inverno e primavera si può regolare anche a 1,5 centimetri l’altezza del manto erboso, con l’arrivo dei primi caldi e  temperature dai 25° in su è bene alzare il taglio almeno a 4 centimetri.

E’ ovvio che per avere una uniformità di risultato, anche la superficie debba esserlo, quindi , in caso di buche o avvallamenti, si può effettuare un “Top  Dressing” , molto semplicemente, prendendo un buon terriccio, ho detto buono, per intendersi quello che utilizzano i vivaisti per i rinvasi, e miscelandolo con un 30% di sabbia, si dovrebbe utilizzarla quarzifera, ma da noi non c’è, spargere nelle aree interessate con regolarità e senza mai esagerare la miscela ottenuta, gradatamente ,così che le plantule possano assestare le radici superficiali e fortificarsi senza rimanere soffocate.

Non tutti hanno un impianto d’irrigazione fisso, spesso è mal utilizzato, troppi ne ho dovuti regolare per ottenere poi il risultato, uno degli errori più frequenti è programmare un ciclo d’irrigazione dopo le 18.00, mi spiego, senza andare in inutili tecnicismi, regolate il timer dalle 5.00 del mattino, le aree a prato con irrigatori dinamici a turbina di media devono lavorare per 20/25 minuti, se avete irrigatori statici ogni zona non più di 10 minuti, quando è molto caldo ed avete disponibilità idrica , ripetete il ciclo dopo 6 ore. L’ultima irrigazione dovrebbe terminare alle 17.00/18.00.

Tutto questo per limitare le Crittogame sul manto erboso, con l’umidità piccole macchie gialle o marroni accompagnate da muffa bianca o rosata, indicano la presenza di “fusariosi”; macchie scolorite coperte da filamenti rossi che vengono fuori in tarda estate, sono sintomo di Tela rossa”, tutto ciò debilita il manto erboso. Per chi non avesse l’impianto, ma il pozzo, il consiglio è di posizionare un irrigatore mobile irrigando un’area per circa 1 ora tre volte a settimana, sempre possibilmente la mattina presto.

I nostri amici “pelosi” possono danneggiare il prato se, soprattutto i cani urinano abbondantemente  nello stesso punto, l’unica cosa da fare è versare una grande quantità d’acqua in modo da mitigare i danni, le macchie si riconoscono bene perché: sono circolari, spesso con il perimetro verde intenso.

Un uso eccessivo di fertilizzante, o una fertilizzazione non seguita da un ciclo d’irrigazione causerà ustioni, di solito si consiglia 1,5 kg per 100 metri quadri di un ternario NPK bilanciato basso d’azoto, perché è vero che un prato è formato da Graminacee, ma a  noi non interessa la spiga!!!!

 

Parte II

Tappeti erbosi

Molte tipologie di muschio possono infestare un prato, normalmente ciò è dovuto per un eccesso di umidità e mancanza di sole diretto, ombra che potrebbe esserci anche per un orientamento a Nord dell’appezzamento.

 La soluzione  sarebbe quella di alleggerire con potature le alberature presenti e ridurre le irrigazioni. Il Solfato di Ferro è un vecchio ma economico sistema per eliminare il muschio, si diluisce 1 kg per 200lt di acqua, si asperge il terreno e, poiché caustico per l’infestante nel giro di 12/15 giorni diventa scuro  ed andrà rimosso con un rastrello, l’attività fisica dedicata al giardino, almeno è costruttiva!!

Si dovrà comunque programmare almeno 2 volte l’anno un passaggio con l’arieggiatore, tecnicamente Verti-Cut, asporta il feltro e le radichette superficiali morte, elimina i residui di muschio, solcando il terreno per circa 1 cm ripristinando  la capacità di  scambio  del terreno grazie all’utilizzo di due prodotti Naturali, Aria e Luce, tra l’altro gratuiti.

Una trasemina di Festuca Rubra Rubra, nelle aree di cui sopra, ed una manutenzione più attenta ,vi farà avere un risultato che farà invidia ai vicini, che non avranno il “prato più bello”.

Se il Prato è in cattive condizioni poiché ha sofferto per carenza idrica, compattazione del terreno, ristagni idrici, è stato falciato “TROPPO BASSO”, le infestanti diventeranno sicuramente un Problema.

Tanti anni fa, sottoscrissi e applicai il decalogo “Impegnati per il Verde”; NON USATE diserbanti, non servono, siamo in Italia, abbiamo il Prato stabile più invidiato al Mondo!!!!

Quando feci uno stage al Campo da Golf di St. Andrews, il più antico al mondo, la sera assieme ai Superintendents e GreenKeepers , erano loro a fantasticare sui nostri meravigliosi prati, vivi, mai monotoni con un susseguirsi di cambiamenti di tonalità per tutto l’anno, poi dicevano alzando la pinta di birra, noi abbiamo pascoli da pecore!!!!

E’ proprio vero, l’Erba del vicino è sempre più bella!! 

L’utilizzo del tagliaerba, in maniera non pedissequa, ma cambiando direzione di taglio settimanalmente, o, nei mesi di fine Aprile e Maggio, avendo l’accortezza di tagliare il prato a scacchiera, cioè prima per lungo e poi per traverso, senza aspettare una ricrescita , casomai anticipare il taglio anche di 2 giorni, in modo che, le nostre graminacee, per natura più rapide prendano il sopravvento.

Certo che se avessimo un Tarassaco di 40 centimetri, basterebbe utilizzare un coltello alla base della pianta e, con una rotazione avendo cura di asportare tutto l’apparato radicale si risolve il problema.

Viene da chiedersi però, essendoci infestanti cosi grandi, chi abbia seguito finora la manutenzione del giardino?!!

Spesso si sostiene che un’erbaccia sia qualsiasi pianta che ci dia noia, che sia cresciuta dove non volevamo, che offuschi il nostro Ordine mentale, l’ideale del nostro spazio verde; se iniziaste la manutenzione del  prato già alla fine di febbraio, eseguendo un primo taglio e casomai estirpando le infestanti già rigogliose, ridurreste i problemi di anno in anno.

Lo so, molti di Voi, penseranno ma allora il Giardino è come l’Orto……vuole l’omo morto!!!!!

Volete mettere la soddisfazione di sdraiarsi in un bel prato sano con Margherite, Myosotis , Rapastrelli e perché no, Tarassaco…….

Redazione
© Riproduzione riservata
16/06/2020 20:57:48

Andrea Pichi Graziani

Andrea Pichi Graziani - Nato e vissuto a Sansepolcro, da sempre è un amate del buon vivere. Nella vita, oltre alla famiglia, tre sono i grandi amori: il primo è per l’Italia, gli altri due sono la cura degli spazi verdi e il fumo lento. Consulente aziendale è referente nazionale per i tappeti erbosi ad uso aeronautico, nel 1988 si specializza in fitopatologia del tappeto erboso e nel 1990 nel restauro e conduzione parchi e giardini storici. Attualmente riveste l’incarico di Brand Ambassador nell’azienda della Valtiberina CTS.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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