Opinionisti Alessandro Ruzzi

Belladonna e le regolarizzazioni: vado in crisi

Forse è giusto concedere permessi temporanei

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La proposta del ministro dell'agricoltura di concedere permessi temporanei agli extracomunitari presenti in Italia affinché possano, con uno straccio di legittimità, lavorare nei settori in cui la manodopera italiana è latitante mi mette in crisi.

Manca sicuramente una normativa applicabile per scacciare dal nostro paese coloro che vengono o finiscono per delinquere. E troppo spesso si tende a confondere questa indegna categoria con quella molto più ampia di chi viene in Italia a trovare una prospettiva di vita migliore.

Perché è la stessa motivazione che ha spinto milioni di italiani a emigrare verso paesi che non li accoglievano, semplicemente li tolleravano.

Ma temo che lasciando queste persone in un limbo legislativo e in attesa di una regolarizzazione consapevolmente si spingono verso lo sfruttamento dove le organizzazioni criminali imperano.

E siccome le organizzazioni criminali e i loro galoppini mi stanno sul cazzo più dei migranti, allora è giusto sottrarre alla loro influenza le tante persone che svolgono funzioni e lavori umili e sottopagati. Questo non è indegno, è solo il risultato della insufficiente conoscenza e preparazione di queste persone che non possono far altro che il bracciante agricolo, la badante, le pulizie. Però ci sta bene che lo facciano, altrimenti non ci sarebbe nessuno a farlo, nessuno si prenderebbe cura dei nostri anziani.

E sono d'accordo che c'è chi nell'accoglienza si arricchisce a spese nostre e dei migranti. E nessuno dei due gruppi ne trae beneficio.

La regolarizzazione temporanea potrebbe permettere anche in questo periodo alcuni benefici: di carattere sanitario perché non possiamo permetterci di avere masse importanti che hanno ben altre preoccupazioni, gente che non gliene frega niente di prendere una multa; di beneficio all'economia statale, queste persone pagando anche un modesto importo di tasse aiuterebbero il nostro bilancio; di beneficio all'economia del paese, i produttori agricoli devono poter raccogliere i prodotti che noi dobbiamo poter acquistare ad un prezzo ragionevole.

Enorme sciocchezza la abolizione dei voucher.

Vedere persone trattate come schiavi, sottoposte a ricatti, pagate cifre irrisorie non viene a nostro beneficio, credo che non paghiamo i prodotti agricoli in base a quanto poco costa la manodopera che li raccoglie, li paghiamo per come la criminalità e i giganti del settore decidono.

Chissà quando quelli che prendono a male parole tutti i migranti comprenderanno che fanno il gioco dei criminali.

Ma contemporaneamente dobbiamo buttare fuori dal nostro paese tutti coloro che hanno cercato e trovato solo la via facile, quella della delinquenza prestandosi a fare gli spacciatori o i ladruncoli: per questo occorre una normativa nuova e un'applicazione della stessa.

Chiaramente senza le impostazioni ideologiche che troviamo in alcuni settori (sanità, giustizia, istruzione) nei quali un partito a partire dal dopoguerra ha introdotto quella visione pseudo comunista che ci ha portato ad avere il "tutti i dottori sono uguali", a concedere gli arresti domiciliari ad un settantenne a prescindere la sua pericolosità quando un uomo di quell'età secondo il ministero del lavoro è appena andato in pensione, il 18 politico che ha inondato scuole e uffici di persone impreparate. Problemi che molti contestano, che hanno portato il paese a disconoscere il merito in favore dell'appiattimento, a uffici pubblici poco efficienti, ad una gioventù che  in grande parte non ha stimoli e obiettivi.

È vero che esistono tanti italiani poveri e ancora più ne incontreremo nei prossimi mesi, ma taluni non vogliono essere aiutati; non posso pensare di aiutare chi non vuole essere aiutato, mentre molti migranti in Italia si fanno un culo che merita rispetto, sperano di far crescere qui i loro figli, che anche in pochezza di mezzi godono di un sistema civile e di un livello dei servizi che nei loro paesi d'origine è destinato solo ai ricchissimi.

È comunque buona parte del problema sta negli italiani razzisti e vi assicuro che esistono, i racconti di quello che accade alla mia badante -italiana ma mulatta- sono imbarazzanti. Partiamo da qui.

Alessandro Ruzzi
© Riproduzione riservata
10/05/2020 20:40:58

Alessandro Ruzzi

Aretino doc, ha conseguito tre lauree universitarie in ambito economico-aziendale, con esperienza in decine di Paesi del mondo. Consulente direzionale e perito del Tribunale, attento osservatore del territorio aretino, ha cessato l'attività per motivi di salute, dedicandosi alla scrittura e lavorando gratuitamente per alcune testate giornalistiche nelle vesti di opinionista. alessandroruzzi@saturnonotizie.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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