Opinionisti Alessandro Ruzzi

Ardateci quelli de prima, io lai!

Conte, Casalino, Di Maio. Una diversa lobby al potere.

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Sono profondamente deluso dall'ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri. Contraddittorio, inefficace, divisivo, sbagliato. Mi tocca dire che ha ragione Renzi quando sostiene che persino la scelta dello strumento giuridico è sbagliata: da settimane si parla della cosiddetta "fase 2"ed è quindi impensabile sia necessario un provvedimento con queste caratteristiche piuttosto che uno più ordinario destinato all'esame del parlamento. Perché la fase emergenziale, a distanza di numerosi settimane dallo scoppio dell'epidemia, doveva lasciare posto a iniziative di ben altra caratura.
Perché le dimensioni della componente economica della crisi che stiamo vivendo dovrebbero essere chiare anche a coloro che a Roma continuano a percepire emolumenti principeschi mentre milioni di italiani non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena, se non da un punto di vista reale sicuramente dal punto di vista di angoscia. Sinora ho rispettato Conte -e le scelte che ha imposto a tutti gli italiani- giustificandole con la necessità; ma il decreto che ci deve portare a convivere per alcuni mesi con il virus fa semplicemente schifo.
Si può andare a trovare i fidanzati, ma non si può andare alla casa al mare; quelli di Sansepolcro non possono arrivare a Città di Castello, ma possono andare a Porto Santo Stefano; si può prendere il pullman in 14 passeggeri, ma non si può andare alla messa; le mascherine devono costare al massimo € 0,50, non sarà facile trovare chi le produce, quindi gli italiani non potranno coprirsi il viso.
E un po' mi stupisce parlare della ripresa del campionato di calcio mentre non abbiamo la più pallida idea di come fare con le scuole dell'infanzia e le scuole dell'obbligo o superiori.
Tralascio per rispetto al tricolore ogni considerazione per quello che riguarda tante attività commerciali artigianali che vengono indirizzate alla morte da questo decreto, ma dietro ci sono milioni di italiani che domani - se non già oggi- saranno incavolati neri. I prestiti garantiti dallo Stato sono una barzelletta, in banca vi dicono che quelli fino a € 25.000 sono destinati ad essere esaminati e approvati nel giro di due mesi. Il timore che vengano utilizzati per rientrare di prestiti non performanti è comprensibilmente diffuso.
Roba da rimpiangere il peggio del peggio.

Redazione
© Riproduzione riservata
30/04/2020 10:10:08

Alessandro Ruzzi

Aretino doc, ha conseguito tre lauree universitarie in ambito economico-aziendale, con esperienza in decine di Paesi del mondo. Consulente direzionale e perito del Tribunale, attento osservatore del territorio aretino, ha cessato l'attività per motivi di salute, dedicandosi alla scrittura e lavorando gratuitamente per alcune testate giornalistiche nelle vesti di opinionista. alessandroruzzi@saturnonotizie.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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