La Bce lancia un nuovo Qe da 20 miliardi al mese
Draghi: non deve servire agli Stati per fare deficit
Il consiglio direttivo della Bce ha varato un nuovo programma di quantitative easing (Qe), che prevede l'acquisto di bond per 20 miliardi di euro al mese e partirà a novembre. Lo si legge in una nota. La Bce ha inoltre tagliato il tasso su depositi a -0,50%. Invariati tasso principale a 0% e su prestiti marginali a 0,25%.
Il consiglio direttivo, spiega il comunicato, "si aspetta ora che i tassi di interesse chiave della Bce rimangano ai loro livelli attuali o inferiori fino a quando non si saranno viste le prospettive di inflazione convergere saldamente a un livello sufficientemente vicino, ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione, e tale convergenza non sia stata costantemente riflessa nella dinamica dell'inflazione sottostante".
Gli acquisti di bond decisi dalla Bce con il nuovo programma di quantitative easing "dureranno tutto il periodo necessario a rafforzare l'impatto accomodante dei tassi" e il consiglio direttivo si aspetta che "finiscano poco prima rispetto a quando la Bce inizierà ad alzare i tassi".
Bce lancia nuovo maxi-prestito Tltro a tre anni - La Bce ha inoltre lanciato un nuovo maxi-prestito a lungo termine alle banche dell'Eurozona, allungando la scadenza da due a tre anni e prevedendo tassi più bassi per le banche che prestano ai di sopra di un certo livello.
Sistema due livelli per minor impatto dei tassi sulle banche - Il consiglio direttivo della Bce ha stabilito un sistema a due livelli per i tassi applicati ai depositi delle banche, scesi a -0,5%, attraverso il quale una parte dei depositi sarà "esentata dal tasso negativo sui depositi". La misura serve per attutire l'impatto dei tassi negativi sui margini d'interesse delle banche.
Draghi: "Su riavvio Qe differenze di vedute, ma non si è votato" - Sul riavvio degli acquisti di titoli nel consiglio direttivo della Bce "ci sono state maggiori differenze di vedute" rispetto all'ampio consenso che si è visto su altre misure del pacchetto di stimoli deciso. Ma in ogni caso "non è stato necessario votare", ha riferito il presidente Mario Draghi nella conferenza stampa al termine del consiglio direttivo.
"Non è per permettere agli Stati di fare più deficit - "Non abbiamo discusso questo aspetto dell'utilità" del quantitative easing per i singoli Stati, "perché il nostro pacchetto non permette ai Paesi di fare più deficit ed è nel pieno rispetto del nostro mandato", ha precisato il presidente della Bce Draghi, rispndendo a una domanda sulla situazion e italiana.
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