Sesso a pagamento: ad Arezzo giro pazzesco di "case del piacere"

Fatturati in nero da far paura
Arezzo sta diventando una città a luci rosse, oramai ogni quartiere a le sue case dove si consuma il mestiere più antico del mondo, generando fatturati da far paura, ovviamente tutti in nero. Si parla di un centinaio di appartamenti, molti di questi finemente arredati, dove le professioniste del sesso a pagamento, offrono ai loro clienti prima di “consumare”, caffè, aperitivi e dolcetti. Si calcola che in ogni casa operino dalle tre alle cinque prostitute, praticando servizi particolari, anche con prezzi ribassati, la crisi si sente anche in questo settore. Ogni abitazione “rende” circa trecentomila euro all’anno e quindi basta moltiplicare per il numero di queste per capire che genere di fatturati vengono generati. Ma la cosa “simpatica”, che oltre ai fiumi di denaro, le “signorine” rischiano pochissimo, infatti anche quando intervengono le forze dell’ordine, i reati che possono essere contestati sono al massimo lo sfruttamento della prostituzione ma nella stragrande maggioranza dei casi, lo sfruttamento vero e proprio non c’è. Chi esercita è di solito del tutto cosciente di ciò che fa. Capita pure che ci si prostituisca come secondo lavoro, dopo aver concluso la giornata lavorativa e anche qui molte volte ci troviamo di fronte anche a persone insospettabili. Quindi il sesso a pagamento diminuisce in strada e aumenta negli appartamenti.
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