Le coccinelle
In alcune culture sono considerate un segno di buon auspicio
Coccinellidae è una famiglia di coleotteri piccoli, arrotondati, con le zampe corte e di solito dai colori brillanti, conosciuti come coccinelle. Questi insetti si trovano in tutto il mondo, con oltre 5.000 specie catalogate.
Le coccinelle sono piccoli insetti, che misurano da 1 a 10 millimetri. Hanno zampe corte e il dorso ha una forma quasi emisferica. Sono comunemente di color giallo, arancione o rosso scarlatto con piccole macchie nere sulla copertura delle ali. Le zampe sono nere, come anche la testa e le antenne.
Un gran numero di specie sono per lo più completamente nere, grige o marroni, può essere quindi difficile per i non entomologi riconoscerle come coccinelle. Al contrario invece, ci sono molti piccoli coleotteri che sono facilmente scambiati per coccinelle, come ad esempio i cassidini (Cassidinae).
Diversamente dalla maggior parte degli insetti, le coccinelle hanno catturato l’immaginazione della gente e sono generalmente tenute in grande considerazione. In alcune culture sono considerate un segno di buon auspicio, la cui uccisione porta sfortuna. La loro immagine è utilizzata in opere d’arte, gioielli e film. Oltre a ciò, svolgono un importante ruolo ecologico e agricolo, infatti la maggior parte delle specie si nutrono di afidi e cocciniglie, tenendo così controllato il numero di questi parassiti agricoli.
La maggior parte delle coccinelle sono predatori con un appetito famelico di afidi e altri insetti dal corpo molle. Gli esemplari adulti mangiano diverse centinaia di afidi prima di accoppiarsi e deporre le uova sulle piante. Anche le larve della coccinella si nutrono di afidi. Alcune specie preferiscono invece altri parassiti, come gli acari, le mosche bianche o le cocciniglie. Alcune specie si nutrono addirittura di funghi o muffe.
Una piccola sottofamiglia delle coccinelle (Epilachninae) comprende coleotteri che si nutrono di foglie, come il Epilachna varivestis. Facenti parte di questo gruppo, vi sono un piccolo numero di coleotteri parassiti, ma di gran lunga la maggior parte delle coccinelle sono predatori benefici, in quanto si nutrono di insetti parassiti.
Le coccinelle fanno parte dei Endopterygotes, un superordine di insetti della sottoclasse Pterygota che passano dalla fase larvale, alla crisalide, allo stadio adulto o metamorfosi completa (termine applicato a quei processi in cui le larve differiscono notevolmente dagli adulti).
La maggior parte delle coccinelle si accoppia in primavera o in estate e la femmina depone un gruppo di uova (il cui numero varia da poche a qualche centinaio, a seconda della specie) il più vicino possibile ad una colonia di afidi. Nella maggior parte delle specie queste uova si schiudono, dando vita alle larve, entro una settimana. Lo stato larvale dura 10-15 giorni, dopodiché passano allo stato di crisalide o pupa, prima di diventare coccinelle adulte. L’intero ciclo vitale della coccinella dura solo sette settimane. La maggior parte delle specie producono una sola generazione all’anno, anche se alcune ne producono due.
Assieme alle uova fertili, le coccinelle depongono anche delle uova infertili. Queste sembrano fornire una fonte di cibo di riserva per le larve, dopo che le uova si sono schiuse. Il rapporto tra uova infertili e fertili aumenta proporzionalmente con scarsità di cibo al momento della deposizione delle uova.
Alcune specie sono migratorie e formano grandi aggregazioni durante il periodo migratorio o quando vanno in letargo durante l’inverno. Come anche le farfalle e falene, durante l’inverno le coccinelle che vivono in regioni temperate entrano in uno stato dormiente, noto come diapausa. Alcune specie (ad esempio Hippodamia convergens) si riuniscono in gruppi e si muovono verso un terreno più elevato, come una montagna, per entrare in diapausa.
La coccinella è generalmente considerata un insetto utile, poiché molte specie si nutrono di afidi o cocciniglie, che sono parassiti nei giardini, campi agricoli, frutteti e luoghi simili. La maggior parte sono benefiche per giardinieri in generale, e in Primavera non è raro trovarle in un orto mentre mangiano afidi. Sia gli adulti che le larve consumano gli insetti parassiti.
Sebbene le specie autoctone di coccinella sono in genere considerate benigne, alcune specie del Nord America e dell’Europa sono parassiti. In Nord America, la coccinella asiatica Harmonia axyridis, introdotta nel XX secolo per controllare gli afidi sulle colture agricole, in alcune regioni è diventata un serio parassita delle case, a causa della sua abitudine di svernare nelle strutture. Anche in Europa, dove viene chiamata coccinella arlecchino, sta acquisendo la stessa reputazione.
Le coccinelle hanno anche un’importanza culturale. Alcune persone considerano vedere una coccinella o averne una che atterra sul proprio corpo, un segno di buona fortuna a venire, e la loro uccisione come presagio di sfortuna. Per molti anni sono state, e sono ancora, gli insetti preferiti dei bambini.
In alcune parti del Nord Europa, la tradizione vuole che se uno di questi insetti atterra su qualcuno, questi possa esprimere un desiderio che poi verrà esaudito. In Italia, si dice che se una coccinella vola nella propria camera da letto, è considerato un segno di buona fortuna. Nell’Europa centrale, una coccinella che striscia lungo la mano di una ragazza, indica che si sposerà entro l’anno. In Russia, una coccinella si chiama Божья коровка (“mucca di Dio”), mentre in Danimarca viene chiamata mariehøne (“gallina di Maria”). In Irlanda, l’insetto si chiama “bóín Dé”, ovvero “piccola mucca di Dio”. In Turchia sono sono indicati come Ugur böceği, “insetti fortunati”.
Si ritiene che le coccinelle abbiano colori vivaci per tenere lontano potenziali predatori. Questa difesa funziona perché la maggior parte dei predatori associa i colori vivaci al veleno (soprattutto arancio e nero o giallo e nero) o altre proprietà spiacevoli. Questo fenomeno è chiamato aposematismo. In realtà, la maggior parte delle coccinelle sono effettivamente velenose per i predatori più piccoli, come le lucertole e i piccoli uccelli. Tuttavia, un essere umano dovrebbe mangiarne diverse centinaia prima di sentirne gli effetti.
Le coccinelle adulte sono in grado di espellere per riflesso emolinfa dalle loro zampe, rilasciando la loro oleosa tossina gialla, che emana un forte odore repellente.
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