San Giustino, scuolabus negato a bambino delle elementari

Belloni, Veschi e Buitoni: "un bambino che ha solo ‘colpa’ di chiamarsi Pietro e non Abdul"
“Nel territorio comunale di San Giustino, al confine con le Marche, sorge la località montana di Valghisole, un autentico paradiso naturalistico che si affaccia sul Comune di Mercatello sul Metauro. Qui vive, insieme alla sua famiglia, un bambino, Pietro, che come tutti i suoi coetanei frequenta la scuola elementare. Tuttavia, non quella di San Giustino, bensì quella marchigiana di Mercatello sul Metauro, poiché è l’istituto più vicino e raggiungibile in circa venti minuti di scuolabus, mentre la scuola del nostro Comune dista quasi un’ora di viaggio a causa della viabilità difficoltosa e della maggiore distanza dei plessi scolastici.
Fino a giugno dello scorso anno, il Comune di San Giustino sosteneva le spese per garantire a Pietro il servizio di scuolabus verso Mercatello. Quest’anno, però, per ragioni non chiare, tale servizio è stato negato, costringendo i genitori ad accompagnare ogni giorno il figlio a scuola, con notevoli disagi e sacrifici lavorativi.
È vergognoso che a San Giustino non si riescano a trovare poche risorse in un bilancio più che solido per assicurare un diritto fondamentale a un bambino, mentre si spendono soldi per eventi fallimentari, si destinano fondi a pioggia agli extracomunitari che quotidianamente accedono al Palazzo Comunale e si finanziano in modo sproporzionato alcune associazioni a discapito di altre. Ma non si trovano risorse per un bambino che, probabilmente, ha solo la ‘colpa’ di chiamarsi Pietro e non Abdul”.
Corrado Belloni (Lega San Giustino), Luciana Veschi (Fratelli d’Italia) e Giacomo Buitoni (San Giustino nel cuore)

Commenta per primo.