Manutenzione della strada di San Pietro: la soluzione è un investimento pubblico e privato

Lo dichiara l'assessore del comune di Città di Castello Riccardo Carletti
“L’amministrazione comunale ha provato a candidare la strada vicinale di San Pietro, come altre 20 strade comunali o vicinali, al finanziamento con le risorse de del PSR 2014-2020. Purtroppo a causa di un bando che premiava i comuni ricadenti in aree rurali con problemi di sviluppo e gli interventi realizzati nell’ambito degli Investimenti Territoriali Integrati (ITI), nessuno di questi percorsi ha ricevuto finanziamenti. Pertanto, ad oggi l’unica possibilità per poter effettuare interventi di manutenzione straordinaria, compresa l’eventuale bitumatura e la realizzazione delle opere d’arte stradali, è rappresentata dalla disponibilità formale, espressa da parte dei frontisti e utilizzatori della strada, di contribuire alla spesa necessaria per l’esecuzione dei lavori, per una quota pari almeno alla metà, così come prevede la normativa di riferimento per la viabilità di tipo vicinale e così come già fatto da parte di soggetti privati su altre strade della stessa tipologia che presentavano analoghe problematiche legate alla manutenzione. In questo caso, per il tratto di strada poderale interessato sarà necessario redigere i frazionamenti, per poi procedere alla classificazione come strada vicinale soggetta ad uso pubblico”. E’ quanto ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti, rispondendo in consiglio comunale all’interrogazione del capogruppo della Lega Valerio Mancini, che chiedeva quali fossero le intenzioni del Comune circa gli interventi di sistemazione della viabilità rurale in località Celle e a vocabolo San Pietro. In aula, l’esponente della minoranza aveva rimarcato “la vocazione turistica dell’area” e aveva espresso l’esigenza di sapere se l’amministrazione intendesse ancora realizzare “gli interventi di sistemazione e adeguamento ai fini della sicurezza della viabilità rurale in località Celle e vocabolo San Pietro e, nel caso, con quali risorse finanziarie e quali tempistiche”. “Oggi – aveva detto Mancini - siamo vicini a una nuova programmazione del PSR e chiedo per questo un po’ più di energia per affrontare la situazione, sulla quale l’amministrazione comunale ha avviato un confronto con i residenti che in otto anni non ha prodotto atti concreti, nonostante la disponibilità degli interessati alla cessione bonaria dei terreni per favorire il finanziamento degli interventi”. L’assessore Carletti ha chiarito che “l’amministrazione comunale, nonostante non abbia potuto ottenere i finanziamenti per dar corso a interventi di sistemazione della viabilità rurale con opere di sistemazione e successiva bitumatura dei piani viabili e con le relative azioni accessorie, come la collocazione di manufatti in cemento armato, barriere stradali, segnaletica orizzontale, ha continuato, comunque, ad eseguire gli interventi di manutenzione ordinaria nell’ambito delle attività delle squadre operative comunali”. L’amministratore ha evidenziato come il tentativo di candidare l’intervento della strada di San Pietro al finanziamento tramite il PSR 2014-2020 per l’Umbria si sia infranto su un bando “che prevedeva dei punteggi di premialità, pari a 40 punti, per i comuni ricadenti in aree rurali con problemi di sviluppo e anche una ulteriore premialità, sempre di 40 punti, per interventi realizzati nell’ambito degli Investimenti Territoriali Integrati (ITI)”. Carletti ha ulteriormente spiegato, che “uno dei requisiti indispensabili per la partecipazione al bando, all’epoca, era quello che le strade fossero o di proprietà comunale o che le stesse lo fossero diventate, prima del collaudo finale degli interventi eventualmente finanziati”. “Ecco perché – ha concluso l’assessore - il Comune aveva inviato ai proprietari frontisti una nota con allegato un modello di dichiarazione relativa alla cessione bonaria dei terreni di loro proprietà costituenti il sedime stradale oggetto di intervento”. “Speriamo ci sia la possibilità di concorrere a un altro bando analogo con la prossima programmazione regionale, ma – ha puntualizzato Carletti - questo bando dovrebbe garantire la possibilità di intervenire sulle aree con insediamenti turistici, ricettivi e sportivi, in modo da poter intervenire su una strada che per l’amministrazione comunale è importante”. In sede di replica, il consigliere Mancini ha auspicato che si possano trovare canali di finanziamento adeguati, ma ha espresso il rammarico che la strada non sia stata ancora registrata in mappa, un prerequisito per procedere con eventuali interventi. “E’ indispensabile, sia dirimere la questione della proprietà dell’itinerario, che quella della sua registrazione in mappa, passi ormai doverosi a distanza di otto anni”, ha concluso Mancini.
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