Potenziamento della rete delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici a Città di Castello

Prevista l’installazione di altre 12 aree attrezzate in tutto il territorio
Il consiglio comunale di Città di Castello ha approvato con 11 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e Castello Cambia, i due voti contrari di Lega e FI, l’astensione di Fabio Bellucci (Lista Civica Luca Secondi Sindaco) la mozione della consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) che impegna il sindaco Luca Secondi e la giunta a “individuare le aree idonee al fine di consentire l’installazione di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, garantendo un’equa e capillare distribuzione in tutte le aree del territorio comunale”. Richiamando il quadro normativo europeo e nazionale, la consigliera Arcaleni ha sottolineato “la necessità di diffusione nel territorio comunale di Città di Castello, come in tutti i territori comunali, delle postazioni di ricarica elettrica, che sono definite come veri e propri servizi alla collettività”. “C’è addirittura un parametro da soddisfare – ha chiarito la rappresentante della minoranza - quello di una colonnina ogni mille abitanti, che è sicuramente ampia come previsione, ma che è importante cercare di soddisfare, perché l’Italia, con il suo sette per cento del parco auto ad alimentazione elettrica, sconta un vero e proprio gap nella diffusione di questa tipologia di veicoli, che è causato non solo dai costi non ancora calmierati, ma anche dalla carenza di infrastrutture per la ricarica”. “Se vogliamo dare il nostro piccolo contributo a contrastare gli effetti del ‘climate change’ – ha puntualizzato Arcaleni – dobbiamo metterci in regola anche a livello territoriale, perché il Comune può fare molto e dovrebbe adeguarsi alla normativa, se non lo ha già fatto, ma non mi risulta”. Come ha spiegato in aula l’assessore ai Trasporti Rodolfo Braccalenti, l’impegno dell’amministrazione di Città di Castello è già nero su bianco: “nel Piano Urbano della Mobilità (PUMS) approvato nel 2019 – ha detto - erano state individuate 10 aree per la ricarica dei veicoli elettrici, al parcheggio dell’ansa del Tevere, a Lerchi e Promano, al Centro servizi Corba, in via Morandi, nel parcheggio dello stadio comunale Bernicchi, in via Martiri della Libertà, di fronte alla chiesa, in via Engels, nel parcheggio del palazzetto, nel parcheggio dell'ospedale e a Trestina, nel parcheggio del palazzetto”. “Per le dieci già realizzate nel nostro territorio c'è stata anche la stipula con Enel Mobility, cioè Enel X, di una convenzione fino al 2026”, ha proseguito Braccalenti. L’assessore ha, quindi, aggiunto: “nel Pums siano state individuate ulteriori 12 aree di futura installazione: nel parcheggio di viale Franchetti, nel parcheggio di via D’Aquino a Trestina, in via Meucci a Piosina, in via Vasari nel quartiere Madonna del Latte, in via Falcone a Cerbara, nella stazione ferroviaria di San Secondo, in via Moncenisio a La Tina, in via Nazario Sauro, in via dell'Industria al Cornetto, in via delle Terme verso la zona del cimitero, nella frazione di San Leo Bastia e a Morra”. L’assessore ha indicato l’intenzione dell’amministrazione comunale di “definire criteri e modalità per dare la possibilità di partecipare al potenziamento della dotazione attuale a vari soggetti attraverso un bando pubblico”. “Siamo aperti ad accogliere eventuali altre istanze che vengano anche da associazioni o comunque rappresentanze del territorio”, ha chiarito Braccalenti. A preannunciare il proprio voto contrario è stato il capogruppo della Lega Valerio Mancini. “Perché dovrei pagare un'area per ricaricare la macchina di qualcuno? Allora facciamo lo sconto per quelli che aprono il distributore vicino ad altri luoghi. Dato che le tasse sono di tutti, io penso che non sia giusto che il Comune spenda un euro per aprire a tali soluzioni”, ha affermato l’esponente della minoranza, che ha aggiunto: “prima di fare scelte industriali che riguardano anche questo territorio, vedi la zona di Umbertide, bisognerebbe pensarci attentamente. Ancora non c’è energia sufficiente nelle batterie per garantire un uso tranquillo e sicuro di questi prodotti, soprattutto per lunghi periodi”. L’assessore Braccalenti ha quindi preso di nuovo la parola per replicare: “Il Comune non paga niente, pagano i gestori”. “Noi faremo un avviso pubblico al quale parteciperanno i gestori e chi acquisirà l'appalto pagherà per la realizzazione di queste colonnine di ricarica”, ha chiarito. La consigliera Arcaleni ha preso atto delle informazioni fornite dall’assessore, auspicando che la mozione “spinga ad andare anche oltre alla disponibilità attuale e a quella programmata, in modo da incentivare l’utilizzo dei veicoli elettrici”, ma anche della posizione del consigliere Mancini, “che – ha detto - è pregiudizialmente contraria al Green Deal e anche poco informata sulla normativa”.
Commenta per primo.