Trent’anni di servizio per il Comitato della Croce Rossa Italiana di Corciano

"E' un pilastro della nostra comunità", ha detto il sindaco Lorenzo Pierotti
Una giornata di festa, memoria e gratitudine ha celebrato domenica primo giugno i trent’anni dalla nascita del Comitato della Croce Rossa Italiana di Corciano, che ha sede a Taverne di Corciano. All’iniziativa ha preso parte il sindaco Lorenzo Pierotti insieme alla Giunta comunale, a testimonianza della vicinanza e del sostegno che l’amministrazione ha sempre garantito a una realtà tanto preziosa per il territorio.
«Il Comitato della Croce Rossa di Corciano è un pilastro della nostra comunità – ha dichiarato il primo cittadino - In questi trent’anni ha dimostrato con costanza, professionalità e grande umanità quanto sia fondamentale il volontariato nel tessuto sociale del nostro territorio. I volontari della Cri rappresentano un esempio di dedizione al prossimo, offrendo un servizio prezioso non solo ai cittadini di Corciano, ma a tutta l’area circostante e oltre. Celebrare insieme questo traguardo è per noi motivo di orgoglio e un’occasione per rinnovare il nostro grazie a nome dell’intera comunità».
Il Comitato Cri di Corciano nasce ufficialmente il primo giugno 1995 come delegazione del Comitato provinciale di Perugia, con sede inizialmente a Ellera. Composto da 35 volontari del soccorso e dotato di una sola ambulanza, si è sviluppato rapidamente per rispondere ai bisogni sempre più articolati della popolazione, offrendo assistenza e supporto in particolare alle persone in situazioni di difficoltà.
Dal 1999 la delegazione ha assunto piena autonomia operativa e amministrativa diventando Comitato, con il trasferimento nella più ampia e funzionale sede di Taverne. Un passaggio importante, sostenuto anche dalla sinergia con il tessuto economico locale – in particolare la Banca di Mantignana – Credito Cooperativo Umbro, che ha donato due autoambulanze – e con l’amministrazione comunale di Corciano che ha concesso la sede in comodato gratuito e ne ha finanziato la ristrutturazione e l’ampliamento.
«I ricordi più significativi del mio mandato sono legati, forse paradossalmente, a due eventi tragici: il terremoto di Norcia e la pandemia da Covid-19" – ha ricordato il sindaco - In entrambe le occasioni ho avuto l’onore di vedere all’opera i nostri angeli con la tuta rossa: durante l’accoglienza di oltre 300 sfollati norcini, e poi ancora per le strade, accanto ai cittadini, quando il mondo intero era travolto dall’incertezza. Persone straordinarie, che hanno scelto di donare il loro bene più prezioso – il tempo – per il bene comune».
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