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A Rigutino è stato ricordato il partigiano rigutinese della “Brigata Osoppo” Livio Conti

I nazisti lo fucilarono nei pressi del cimitero di San Giorgio di Nogaro

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Ieri pomeriggio, 29 aprile, nel cimitero di RIGUTINO (AR) sono stati deposti dei fiori sulla tomba di Livio Conti, partigiano della “Brigata Osoppo” fucilato dai nazisti ottant’anni fa a San Giorgio di Nogaro (UD). Erano presenti alla cerimonia i consiglieri comunali Andrea Gallorini e Piero Perticai e i parenti del giovane partigiano. Il parroco di Rigutino, don Felicien Nsabimana, ha impartito la benedizione alla tomba. In contemporanea a San Giorgio di Nogaro il Presidente dell’Associazione Partigiani Osoppo, Roberto Volpetti, ha deposto dei fiori sul luogo dove avvenne la fucilazione di Livio Conti e con una telefonata in viva voce ha espresso ai presenti la sua emozione di fronte al sacrificio del diciannovenne rigutinese.

Livio era nato a Rigutino (AR) il 4 novembre 1925 da Zeffiro e Ada Lucci. Quando aveva poco più di 5 anni, la sua famiglia emigrò in Francia e si stabilì a Marsiglia.

Nel 1940 Livio tornò in Italia per studiare, ospite dello zio Solindo Conti a Rigutino. Successivamente entrò a svolgere il servizio di “guardia” presso l’agenzia V (una specie di fattoria) della SAICI (Società Anonima Agricola Industriale per la produzione italiana della Cellulosa) a Torviscosa (UD).

Nel giugno 1944 Livio aderì alle formazioni clandestine del Raggruppamento “Osoppo” prendendo il nome di battaglia di “Cisco”. Fu aggregato al Battaglione “Villa”. Come è noto, le Brigate Osoppo raggruppavano reparti di partigiani di ispirazione cattolica, laica, liberale e socialista. I componenti ebbero quali segni distintivi il cappello alpino e il fazzoletto verde, si chiamavano “patrioti” e si distinguevano dalle formazioni “comuniste” per l’aspirazione ad un futuro stato democratico.

Dopo la liberazione dell’Italia, avvenuta il 25 aprile 1945, i tedeschi continuarono a combattere nel Friuli. La sera del 28 aprile il reparto di Livio Conti sferrò un attacco ad una postazione tedesca in località La Rotonda, vicino a Torviscosa. Nell’azione Livio fu ferito e fu catturato dai nazisti. Il giorno dopo, la domenica 29 aprile, i nazisti ripiegarono, portandosi dietro Livio che fu fucilato nei pressi del cimitero di San Giorgio di Nogaro.

Il 3 maggio 1945 Livio fu sepolto nel cimitero di Torviscosa e il 29 aprile 1946 fu riportato a Rigutino a cura dello zio Solindo Conti. Nel paese che lo aveva visto ragazzino e poi giovane studente, gli fu data solenne sepoltura ed un piccolo monumento nel locale cimitero ne ricorda il sacrificio.

Il 13 maggio 2024, su richiesta del Sindaco di Arezzo – Alessandro Ghinelli - il Presidente Mattarella ha concesso una Medaglia al Valor Militare alla memoria di Livio. Questa la motivazione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre scorso:

«Partigiano combattente, fervido aderente alla lotta di Liberazione, si rendeva partecipe di ardimentose azioni contro l'invasore nazista. Ferito nell'ultima di queste, mentre, con altri valorosi, tentava di sbarrare il passo alla precipitosa fuga di un reparto nemico, veniva barbaramente fucilato, immolando così la sua giovanissima esistenza per gli ideali di riscossa della Patria». Torviscosa- San Giorgio di Nogaro (Udine), 28 - 29 aprile 1945.

Di Livio Conti e del suo sacrificio se n’era perduta la memoria. Solo pochi anni fa, grazie al lavoro di ricerca di Massimo Pulitini è riemersa dall’oblio la sua storia. Una storia di eroismo di un ragazzo aretino di soli 19 anni.

Redazione
© Riproduzione riservata
30/04/2025 08:32:41


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