Città di Castello: lavori alla copertura del Teatro degli Illuminati tra l'estate e inizio autunno

Occasionalmente si verificano infiltrazioni in presenza di piogge eccezionali
“Nella zona del proscenio del Teatro degli Illuminati, in presenza di piogge eccezionali sospinte dal vento si verificano a volte infiltrazioni che comunque non pregiudicano assolutamente la sicurezza della struttura e degli spettatori. Una soluzione definitiva per la ristrutturazione del tetto richiederebbe un investimento di circa 250 mila euro, per il quale al momento non esistono purtroppo finanziamenti pubblici specifici, per cui monitoreremo i bandi che usciranno. Quando saremo in grado di eseguire interventi di sistemazione della copertura, lo faremo tra l’estate e l’inizio dell’autunno, in modo cioè che i lavori non condizionino lo svolgimento degli eventi abitualmente programmati e non penalizzino, quindi, il pubblico”. E’ quanto ha affermato in consiglio comunale l’assessore al Patrimonio e alla Cultura Michela Botteghi, rispondendo all’interrogazione del capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani sulle necessità di manutenzione del teatro. Nel riferirsi alla relazione sulla gestione del teatro presentata da Sogepu al Comune a pochi mesi dallo scadere della convenzione (Maggio 2025), il consigliere aveva accennato alle questioni strutturali segnalate (“dalle porte, ai palchetti più o meno utilizzabili o non a norma, fino all’impianto termoidraulico che ha bisogno di sostituzioni di natura straordinaria”), evidenziando: “il fulcro è però la situazione delle infiltrazioni dal tetto, un intervento importante, non certo della durata di poche settimane, che bisogna capire quale impatto possa avere sulla programmazione del teatro”. “E’ necessario che venga detto chiaramente qual è lo stato dell’arte – aveva sollecitato Lignani Marchesani - perché credo sia indispensabile intervenire prima possibile e non rimandare: più i tempi aumentano, infatti, più i costi lievitano, specie per i beni di natura storica, come insegna la vicenda dell’ex ospedale”. Il capogruppo di Castello Civica aveva chiesto di conoscere sia “la tempistica del rifacimento della copertura” che “la cifra stimata necessaria per l’intervento di manutenzione”. “Come potranno impattare questi lavori sulle prossime stagioni teatrali?”, aveva domandato Lignani Marchesani, aggiungendo: “sono previsti finanziamenti o strumenti che possano limitare il ricorso a risorse interne di bilancio comunale?”. Il consigliere aveva quindi chiesto conto di una eventuale “quantificazione delle spese sostenute per straordinaria manutenzione dal gestore Sogepu e della eventuale previsione di un ristoro”. “Sogepu – aveva concluso Lignani Marchesani - è infatti il convitato di pietra di tutta la vicenda, perché secondo alcuni rumors pare che non sia intenzionata a riprendersi il teatro”. L’assessore Botteghi ha chiarito che “a teatro è assolutamente tutto a norma e che per quanto riguarda i palchetti c’è soltanto una questione di disposizione delle poltrone”. In merito alla copertura, l’amministratrice ha ricordato che “sopra il palco è stato fatto un intervento importantissimo di ristrutturazione del tetto nel 2011” e che “sulla restante porzione della copertura si sono susseguiti continui e costanti monitoraggi ordinari da parte del Servizio Patrimonio del Comune che hanno riguardato lo stato di conservazione delle strutture”. “Da queste verifiche – ha puntualizzato Botteghi - emerge che l'intervento di ristrutturazione della parte soggetta a infiltrazioni sia auspicabile, ma assolutamente non urgente. Le infiltrazioni si verificano solo in presenza di determinate condizioni meteorologiche, quando ci sono cioè forti piogge a vento, e non comportano alcuna conseguenza per le parti costitutive della copertura. Non c’è, quindi, alcun rischio imminente, né per la struttura stessa, né tantomeno per gli utenti”. Lignani Marchesani ha replicato, ribandendo la convinzione che attendere troppo a intervenire potrebbe comportare un consistente aumento dei costi, riferendo di aver ricevuto conferma informale anche da Sogepu che sarebbe importante fare i lavori. “Certo il Ministero della Cultura dovrebbe tenere in considerazione questo tipo di situazioni, ma non credo si possa aspettare che esca un bando più di uno-due anni”, ha concluso Lignani Marchesani.
Commenta per primo.